PAGANELLA – 2

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Febbraio, 2014 @ 6:00 pm

Detto altrimenti: qualche contributo al miglioramento del nostro turismo (post 1403)

A la matina quando il sole, se alza e scominza a levarse …

Paganella, in dialetto “Paganela” (nel nos dialet no gh’avem le dopie!). Una delle due montagne di Trento. L’altra è il Monte Bondone, ovvero, come piace chiamarla a me, “Trento 2000”. Ma del Bondone ho scritto spesso …. E allora parliamo un po’ della nossa bela Paganela, la montagna la pu bela che pu bele no ghe n’è … .

1) Prima osservazione. Innanzi tutto mi permetto di suggerire la collocazione di adeguate indicazioni turistiche (quei cartelli stradali marroni … avete presente?) sia all’uscita dell’A22 che lungo la circonvallazione di Trento. Mi risulta infatti che molti turisti “taliani” escano dall’A22 a S. Michele all’Adige e poi si arrangino per strade varie, mentre ades  che gh’avem la galeria …

E poi … alla stazione ferroviaria di Recco (GE) vi sono analoghi cartelli marroni indicanti “Portofino”. Perchè non fare altrettanto nelle nosse stazioni ferroviarie (ma non per indicare Portofino … sia chiaro putei)?

Il Brenta dalla Malga Zambana in Paganella

2) La seconda osservazione riguarda lo sci ed in particolare la gestione della stazione di partenza della cabinovia ad Andalo. Talvolta vi si formano code importanti che tuttavia l’impianto smaltisce egregiamente. Ma il problema non è questo. Piuttosto ho notato che vi possono essere situazioni critiche quando, in mezzo a questa folla di adulti, si deve fare strada un gruppetto di bambini accompagnati dal loro maestro di sci. I piccolini sono quasi schiacciati dai grandi; la loro fila tende al interrompersi; il maestro, per quanto si sforzi, fatica a gestirli e soprattutto a garantire la loro incolumità in particolare nel momento della salita a bordo delle cabinovie, pressato com’è a sua volta dalla “folla spingente”.

Paganella senza parole!

Pertanto, mi permetto di sottoporre all’attenzione di chi di dovere, la possibilità di istituire una corsia privilegiata e ben canalizzata riservata ai maestri di sci ed alle loro classi. Io scio da 53 anni, ho l’abbonamento stagionale agli impianti, non mi avvalgo dell’opera dei maestri di sci. Tuttavia sono un nonno e fra un paio d’anni porterò mia nipotina a sciare, probabilmente affidandola ad un maestro di sci … quindi – lo confesso – ho anche un interesse personale … ma non vorrete condannarmi per questo, vero?

Confido che fra le mie tante lettrici ed i miei tanti lettori vi sia chi possa sottoporre queste sottolineature all’attenzione di chi sia in grado di provvedere. Grazie.