THE ITALIAN NEW DEAL – VISIONE D’INSIEME E PERCEZIONE SENSORIALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Marzo, 2014 @ 7:12 am

(NEW DEAL? LEGGETE I MIEI POST DELL’ 8 E 9 FEBBRAIO 2013 (2013)  e poi … amiche ed amici lettori, mi permetto di segnalarvi questo post come particolarmente importante: grazie se lo leggete e lo commentate)

Detto altrimenti: dobbiamo avere una visione d’insieme della nostra realtà, e smetterla di “accontentarci” di tante percezioni sensoriali     (post 1418 – 168/2014)

 Mi sono già intrattenuto sul tema in chiave di metafora:

Visione d’insieme, dall’alto

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– Siete seduti su un alto scoglio. Del mare avete la massima visione d’insieme e nessuna percezione sensoriale.
– Man mano che scendete verso il mare, diminuisce la visione d’insieme e aumenta la percezione sensoriale.
-  Se vi immergete in acqua, del mare avrete la massima percezione sensoriale (gocce di acqua salata in bocca!) e nessuna visione d’insieme.

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Ed ora, amiche ed amici, prendiamoci per mano e  usciamo fuori dalla metafora

I nostri governanti, provinciali e statali:

 • hanno una visione d’insieme della situazione che sono stati delegati a governare?
• si pongono la domanda se l’ “attuale” (esistente)  modello di sviluppo è ancora “attuale” (utile, adatto alla situazione odierna)?
• ci propongono nuovo modello di sviluppo nuovo, veramente “attuale” (utile, adatto alla situazione odierna)?

 “Attualità” quindi non intesa banalmente come “ciò che esiste”, bensì intesa intelligentemente come come “ciò che serve”

Sento parlare di “priorità lavoro” e poi vedo che si interviene sugli strumenti che regolano l’ “attuale” (esistente) modello di sviluppo, e cioè il cuneo fiscale, il contratto di lavoro, il salario garantito, gli ammortizzatori sociali. Tutti strumenti da applicarsi all’ “attuale” (esistente)  modello di sviluppo, basato sulla ripresa delle attuali piccole, medie, grandi imprese. Modello e imprese “attuali” nel senso di “quelle del tipo che già esiste”, e non “attuali” nel senso di “eventualmente anche di tipo diverso, cioè mirate su obiettivi diversi e assolutamente idonee a rispondere alle nuove necessità/opportunità del nostro tempo, alle necessità/opportunità “attuali” nel senso “quelle che occorre affrontare oggi”.

Mi spiego ulteriormente

Si dice che l’istallazione dei pannelli solari e delle torri eoliche sta mangiando troppo terreno agricolo e sta deturpando il paesaggio del Bel Paese in misura eccessiva rispetto alla loro resa energetica. Si tratta di investimenmti “attuali” (esistenti) ma “non attuali” (non necessari, non adatti al momento, non opportuni, non utili).

 Ma allora perchè non puntare invece sulla creazione e sul finanziamento pubblico (della sola fase dell’avviamento iniziale) di decine di migliaia di piccole società/cooperative mirate alla riqualificazione/gestione/reclamizzazione e vendita dei siti archeologici, paesaggistici, naturali del Paese ed alla istallazione dei pannelli solari sui tetti degli edifici e non nelle campagne?

 Perché non investire sul rilancio di decine di migliaia di piccole aziende agricole di qualità?

 Si dice che la cementificazione selvaggia ed abusiva sta distruggendo il Paese.  Ma allora perché continuare con i condoni e non agire invbece con la dovuta incisività sull’abbattimento degli ecomostri e contro “l’abusivismo preventivo tanto poi c’è il condono”?

Perché non varare un piano per l’incentivazione delle ristrutturazioni al posto di nuove costruzioni?

Perché non interpretare il concetto di “difesa del territorio” non come “difesa armata con i cacciabombardieri F 35, bensì con un piano di interventi contro i previsti e probabiuli disastri idrogeologici? Attenzione: quest’inverno è nevicato moltissimo. Il prossimo disgelo potrà generare, a valle, alluvioni. Oggi, cosa si sta facendo al riguardo?

Mi spiego ancora una volta

Leggi inique, riconosciute come tali dagli stessi “attuali beneficiati” da quelle leggi, tipo le super buonuscite dei politici? Loro ci dicono: “ … ce le hanno date, sono previste dalla legge ..” Ed allora, forza, variamo una bicamerale per la “visione d’insieme” e per la “revisione di insieme” di tutte le leggi inique!

La repressione dei singoli scandali? Non basta! variamo un sistema di pre-controllo per la “pre-visione d’insieme” del fenomeno, per la sua prevenzione d’insieme e quindi per evitare che tutto poi si risolva nel tentativo di reprimere e punire i singoli scandali “dopo” che sono sorti!

L’eliminazione delle inique e medievali situazioni di privilegi? Idem come sopra!

In definitiva

A mio sommesso avviso la “visione d’insieme” deve essere “vista” dai governanti; quindi, dagli stessi deve essere offerta a noi tutti; infine, noi tutti dobbiamo essere desiderosi e capaci di esigerla, di guardarla, di vederla  e di capirla  come tale … d’insieme, appunto.

In altre parole: che i nostri governanti salgano in cima allo scoglio e ci dicano cosa sono capaci di vedere, ci dicano cosa vedono: una moltitudine di laghetti o un unico grande mare aperto? Ci dicano se vogliono continuare a condurci per mano a vedere il solito filmetto dei tanti piccoli episodi scollegati o se invece – finalmente – ci accompagnano sulla sommità dello scoglio giusto, dal quale anche noi si possa avere la visone d’insieme a 360 gradi, in cinemascope e a colori della situazione di insieme che loro stanno affrontando.

Ed io, “io cittadino” ben prima che “io blogger”, cosa mi aspetto da Renzi? Che abbia e che ci mostri questa visione d’insieme, che dia vita ad un nuovo ITALIAN NEW DEAL!

Quindi … che dire? Forza Italia? No, non vorrei essere frainteso, quindi dico e scrivo: “Forza Renzi, abbi tu stesso una “visione d’insieme” e conduci tutti noi sul tuo stesso alto scoglio dal quale anche noi la si possa avere!”