PLURALITA’ DEI PENSIERI, UNICITA’ DELL’AZIONE POLITICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Giugno, 2014 @ 7:45 am

Detto altrimenti: tot capita, tot sententiae … ma facendo così dove andiamo a finire?  (post 1559)

Noi Italiani poi siamo i campioni di questo sport: l’individualismo. Mondiali di calcio? E noi siamo 60 milioni di CT della Nazionale! Lo stesso nei partiti, in ogni partito. Un continuo distinguo: ma io la penso diversamente, criticare è lecito, ma lui chi si crede di essere, etc.. Ok raga, ok: guai al pensiero unico, sarebbe dittatura. Ma la virtù sta “nel mezzo”. I nostri antichi padri latini dicevano: “in medio stat virtus”.

Al bar ho sentito citare il motto latino in modo approssimativo: “In mediaset virus” … ma questa è un’altra storia.

Ma allora, come se ne esce? Se ne esce con la pre-discussione di ogni argomento nelle giuste sedi e – in ogni caso – con il predominio dell’idea dominante, quella della maggioranza. Altrimenti non se ne esce. Il mio pensiero? Se devo scegliere fra una esasperata eterna discussione ed una possibile forzatura da parte della maggioranza, cioè se io dovessi scegliere fra due mali, sceglierei il minore e cioè io voterei per la forzatura, perché altrimenti diverremmo tutti cunctatores, temporeggiatori, come il nostro benemerito avo Quinto Fabio Massimo, con la differenza che a noi che siamo nella sala della chirurgia d’urgenza il temporeggiare non  è concesso.

La discussione è aperta.