TRENTINO & SUD TIROLO, TERRE E ACQUE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Giugno, 2014 @ 6:32 am

Detto altrimenti: da sport di terra e di acqua a cultura di terra e di acqua   (post 1561)

Sono di questi giorni: in terra, una impegnativa gara di mountain bike in Sud Tirolo e, in acqua, la polemica se aprire o meno un terzo porto velico nell’Alto Garda Trentino, nel Comune di Arco, fra Riva del Garda e Torbole.

Al (doppio) riguardo mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori le mie considerazioni.

Biciclette. Si sta prendendo atto della potenzialità turistica di una rete di piste ciclabili. Tuttavia ancora non è stata varata una politica che dia centralità e unitarietà allo sviluppo del cicloturismo e del ciclo escursionismo come nuovo ed ulteriore prodotto turistico per lo sviluppo dell’economia locale. Infatti, le pur apprettate e rilevanti iniziative in corso in ambito di “sport ciclistico” dovrebbero essere affiancate da analoghe iniziative in ambito di ciclo escursionismo e ciclo turismo.

Vela. Si continua a pensare alla vela in senso agonistico, il che non guasta. Tuttavia, parlando dell’ipotesi del terzo porto nell’Alto Garda Trentino, alla mia obiezione che non di strutture si ha bisogno, bensì di progetti, nel senso che bene vedrei non un porto ma una scuola vela di portata internazionale di perfezionamento velico classe crociera, si replica: “Ma noi le scuole le abbiamo già … e poi c’è troppo vento per i beccaccini” (alias “snipe”, barche da 140 kg, dimenticando le regate che già si organizzano per gli Optimist, barchette da 50 kg, n.d.r.), e  non si comprende che il “perfezionamento velico classe crociera” riguarda l’arte del navigare e non necessariamente quella del regatare, e che una nuova scuola di tal tipo attrarrebbe turismo in via continuativa anche nei mesi “morti” della stagione altogardesana, e cioè da novembre a febbraio.

Si tratta di non sviluppare  solo iniziative che esigono vele super al carbonio e super biciclette da 8-10 mila euro destinate a super sportivi, ma attività diffuse alla portata di tutti, di una cultura diffusa.

La discussione è aperta.