TRENTINO: COMUNITA’ DI VALLE O FUSIONE DI COMUNI?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Agosto, 2014 @ 7:23 am

Detto altrimenti: stimolato dall’articolo di Lorenzo Dellai su l’Adige  8 agosto 014, pagg. 1 e 51 a difesa delle CDV- Comunità di Valle   (post 1625)

thFKNDV881Si può discutere se le gli organi delle CDV debbano essere eletti direttamente o meno o essere espressione diretta di sindaci. Al contrario non mi sento di condividere la posizione di chi condanna le CDV contrapponendovi la fusione fra Comuni, soprattutto se propone che devono fondersi fra di loro i Comuni con meno di tot abitanti (3.000? E perché non 3.500 o altro numero?). Ecco, la semplicistica individuazione di un “criterio matematico” del criterio ai miei occhi rappresenta una sorta di giudizio salomonico; una elusione del problema; un sistema per nascondersi dietro un  “dato di fatto obiettivo” (un numero); un sistema per non pensare, per non esercitare uno sforzo di intelligenza, per non assumersi la responsabilità di scelte  ragionate; la statuizione di una lex summa che come tale porterebbe una summa iniuria, cioè he creerebbe più danni che benefici.

Chiunque – e non solo un Governo o un Governatore – potrebbe partorire un numero: 2.000, 3.000, 4.000 – Ma qui non stiamo giocando al lotto …

P.S.: ero consigliere di amministrazione all’interno del CDA di una importante SpA. Durante una riunione, il presidente – mostrando soddisfazione e condivisione – ci disse che il direttore generale aveva previsto un incremento del volume di affari del 12,3%. Io feci finta di fare dei calcoli tutti miei e mi mostrai molto assorto in essi mentre al contempo alzavo la mano per prendere la parola. Appena essa mi fu data, io dissi “Io prevedo un incremento del 13,5%”. Il Presidente, un po’ sorpreso ed un po’ incuriosito, mi chiese come lo avessi calcolato. Io risposi “Prima ditemi come avete calcolato quel 12,3%”.