PLATONE, SOCRATE, FEDONE – SECONDO TEMPO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Ottobre, 2014 @ 12:28 pm

Detto altrimenti: il primo tempo al post del 26 ottobre scorso     (post 1712)

Oggi presso la Biblioteca Comunale di Trento si è tenuta la quindicinale lectio magistralis della Prof Maria Lia Guardini sul Fedone di Platone. Saputo ciò, mi ha scritto Platone (ed io trascrivo, dopo aver tradotto dal greco antico):

Inizia

”O bèltiste (c carissimo), so bene che nel Fedone ho infilato una infinità di concetti e che altrettanti possono dedursi dai miei scritti, tal che io stesso sono in difficoltà a intervenire nel tuo blog con un discorso organico. Pertanto, approvando quanto tu hai già scritto, farò solo qualche intervento spot.

L’immortalità dell’anima, il trascendente, l’eterno … è vero, Socrate, ed io con lui, siamo dei cristiani ante litteram, e nemmeno i primi, perché il Signor Hammurabi 1500 anni prima di noi aveva scritti nel suo codice di “non fare agli altri ciò che … di fare agli altri ciò che …” Ti dice niente questa frase?

E poi, una delle new entry del vostro gruppo di lettura è una giovane e bella ragazza, la quale, non lo sapevi … è diplomata in violino! Musica, quindi, che per voi oggi è solo quella che si suona, ma per noi tutti antichi greci era molto di più, ovvero l’arte di tutte (tutte) le Muse. Dillo ai tuoi amici, e che la musica migliore era la filosofia!

La poesia e l’arte in genere poi … Socrate ed io vediamo l’arte come “seconda copia” della realtà e tu sai bene che far fotocopie da fotocopie alla fine il testo originale sbiadisce … D’altra parte mica potevamo metterci contro l’arte in una Atene che ne era la patria .. ed allora ce la siamo cavati così: l’arte riconduce alla divinità .. che poi questo ha fatto sì che monache successive mettessero le mutandine agli angioletti dipinti nudi (!). Solo molto tempo dopo si arriverà all’ ars gratia artis, ma questa è un’altra storia.

La Storia? Della Storia … vedi Riccardo … Socrate, io e prima ancora Solone ed Eschilo abbiamo una visione teleologica e provvidenziale: Deus vult! Al contrario Protagora ed Euripide e molto dopo il vostro Illuminismo hanno fatto una inversione ad “U” …

Socrate e le donne. Socrate non era un maschilista. Solo che fa allontanare Santippe (che si disperava e si strappava i capelli) perché affermava che la morte va affrontata in religioso silenzio.

Socrate e le guerre. Egli sarebbe stato assolutamente contrario all’acquisto dei cacciabombardieri F35. Me lo aveva rivelato più volte. Per questo lo avevano condannato, perché lui combatteva una guerra diversa: quella della guerra alle guerre, mentre Atene era una multinazionale imperialista guerrafondaia.

Bene, la chiudo qui. Spero che tu ti sia fatto un’ idea del pensiero di Socrate e mio. In ogni caso so che fra quindici giorni vi riunirete di nuovo, proprio per esaminare il passaggio dalla filosofia della natura a quella del mondo delle idee. Ciao Riccardo, la mia anima saluta la tua! E … salutami la Guardini, anzi, dille che la mia anima saluta la sua”.”

Finisce

P.S.: l’intervento di Platone è riportato anche come commento al post precedente sulla materia, quello citato all’inizio. prossima riunione: martedì 11 novembre, stessa ora e luogo.