LA RETRIBUZIONE DEI MANAGER PUBBLICI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Novembre, 2014 @ 2:08 pm

Detto altrimenti: non si è mai abbastanza specifici   (post 1756)

Trentino. E’ di questi giorni la pubblicazione sulla stampa localedelle retribuzioni di amministratori e manager pubblici (rectius, della provincia: nulla si dice delle molte SpA comunali). A tal fine mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori alcune sottolineature, al fine di una corretta valutazione di quelle cifre.

Infatti occorre distinguere fra

A) Amministratori (componenti dei CDA-Consigli di Amministrazione)

  • presidenze
  • con deleghe
  • senza deleghe
  • assistiti da una struttura manageriale
  • non assistiti da una struttura manageriale

B) Manager (Direttori e dirigenti, dipendenti)

Inoltre occorre distinguere fra chi opera

  •  in regime di monopolio
  • nel libero mercato

Ancora, occorre distinguere fra

  • chi ha una responsabilità precisa
  • chi ha una responsabilità formale

Ed ancora, occorre distinguere fra

  • chi opera a tempo pieno
  • chi opera a tempo parziale

Non basta. Infatti occorre distinguere fra collaboratori

  • con partita IVA vera
  • con partita IVA finta (ovvero con unico cliente)

Inoltre occorre valutare

  • se quell’emolumento è il suo unico reddito
  • se si tratta di persona già plurireddito (con pensione, altro incarico, etc.)

Va anche considerato se la persona proviene da una lunga carriera

  • manageriale oppure
  • politica oppure
  • amministrativa

Occorre poi distinguere se la Spa nella quale ciascun personaggio opera sia

  • una SpA semplicemente da gestire, oppure
  • una Spa da costruire ex nono o che debba costruire il proprio avviamento e mercato.

Quanto alla parte di retribuzione legata ai risultati, occorre distinguere fra

  • risultati “veri”. cioè dovuti all’azione delle persona, quale ad esempio la realizzazione di un’opera pubblica
  • risultati “finti”, dovuti a cause esterne, quale ad esempio il forte incremento nella produzione dei energia elettrica dovuta alla maggiore piovosità della stagione.

 Infine, per valutare l’equità e la congruità del livello retributivo di ognuno, occorre avere riguardo alla dimensione della Società entro al quale si opera, non nel senso che “Società più grande paga di più”, bensì nel senso opposto e cioè che “società più piccola spesso non si può permettere di pagare quanto sarebbe giusto un suo Amministratore/manager”.

 Come vedete, non ci si può permettere di esprimere giudizi generici. Infatti le possibili combinazioni senza ripetizione sono nel numero di “25 fattoriale”, ovvero 25 (variabili) moltiplicato per 24 e quindi per 23 e quindi per 22 etc. fino a “per 1”! Fate il calcolo voi stessi del totale (ma alla fine non moltiplicate anche per zero sennò vi fregate con le vostre stesse mani!). Quindi io non mi ci provo nemmeno ad illustrare i singoli casi. Piuttosto, alla luce di quanto sopra, esaminate voi stessi la posizione di un amico, di un parente, di un politico che si trovi a gestire una funzione aziendale pubblica. Se poi me lo chiederete, vi porterò io qualche esempio concreto, qualche testimonianza effettiva …