I POST DEL TRIENNIUM (OPEN BLOG)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Novembre, 2014 @ 8:23 am

Detto altrimenti: ho invitato le lettrici ed i lettori a pubblicare loro post in occasione del mio triennio di blogger. “Open blog”: mi scrive Fausto Lammoglia e trascrivo   (post 1772)

 INIZIA

Riccardo, accolgo volentieri il tuo invito di inviarti nostri post in occasione del tuo “triennio di blogger”. Le ultime vicende della nostra astronauta e il clamore mediatico che non ha avuto, suscitando lo sdegno di molti, mi ha “infilato” in una chiacchierata con uno dei miei ragazzi (Fausto è laureato, molto stimato nell’ambiente universitario genovese ed ha commentato altre volte i miei post, n.d.r.). Se ti interessa per il blog ho riassunto il discorso.

Can(n)one Rai: come abbattere la cultura a … “colpi” di audience 

thUXETRJ1SSamantha Cristoforetti. Questo nome è risuonato in tutte le emittenti televisive e radiofonica, lo abbiamo letto a caratteri cubitali sui giornali e sul web. Quello che mi ha toccato di più, però, non è tanto l’impresa della nostra compatriota (di cui dobbiamo andare fieri), ma i commenti nei forum dei giovani e meno giovani circa la trasmissione in diretta del suo atterraggio. Il tema “caldo” è il fatto che la Rai, in particolare, abbia decurtato il tempo destinato all’astronauta in favore del derby calcistico di Milano. Senza entrare nel particolare, mi è capitato di confrontarmi con un ragazzo di 17 anni sull’importanza dell’accaduto e sull’evoluzione della Rai.

“Mamma Rai” sta seguendo le orme della più libertina Mediaset.

La rete, che una volta era in primis portatrice di cultura, ha abbassato notevolmente la sua portata per raccogliere più audience e poter concorrere con le altre reti. Il livello della sua programmazione (in parte anche quella radiofonica, che tenta ancora di resistere) cerca di intercettare i gusti del giovane disinteressato, della casalinga, dell’anziano, dei pettegoli; così si riempie di talk show, di fiction, di  sit-com, di tribune politiche demagogiche e populiste. Ammesso che questa sia una scelta commerciale, non condivisibile, ma che funziona, sorgono due questioni: il canone e la mentalità.

 Il Canone

th5YV8N2X1Non mi dilungherò molto sul canone, perché fin troppe parole sono state spese da persone molto più competenti e arrabbiate sulla gestione economica della Rai. Mi permetto solo di dire che il canone dovrebbe essere per la Rai una garanzia: poiché i suoi introiti sono fissati da una tassa, il canone appunto, che ogni telespettatore e ogni radioascoltatore deve pagare, la Rai può permettersi di mantenere alto il livello, senza preoccuparsi troppo del numero di ascoltatori. Sarebbe opportuno quindi che favorisse la qualità dei programmi, piuttosto che la quantità degli ascoltatori.

 La mentalità

Chi scrive ha 26 anni, non ha visto gli anni d’oro della Rai, in cui educava (letteralmente parlando) gli italiani, ma ha scorto una buona televisione culturale e un’ottima radiofonia. Una televisione ormai scomparsa, da ricercare su piattaforme diverse in canali tematici. Ora, la mia generazione e quelle precedenti hanno conosciuto e, spero, apprezzato questo tipo di programmazione, per cui sanno che esiste e che possono ricercarla altrove (sebbene mi chiedo sia giusto, visto che pago il canone per una televisione che non guardo più preferendo un’altra sorgente). Ma le nuove generazioni, dove peraltro la TV è una tata che li controlla nei pomeriggi passati da soli in casa “parcheggiati” davanti allo schermo, questi programmi non li hanno conosciuti. Il che comporta nel caso migliore che maturino un disprezzo per questa televisione di bassa lega e la spengano. Nella maggioranza però, essa crea il gusto e la mentalità dei ragazzi, che pensano sia normale che la televisione parli solo di cucina, polizieschi e azzuffamenti tra persone che non hanno meglio da fare che partecipare a qualche becero talk show. Se mai costoro si ritrovassero davanti ad un documentario, probabilmente penseranno “chennoia” (giusto per essere educati!). E molti già lo pensano.

Le conclusioni

Forse è ora di spegnere queste televisioni, e prepararci da soli le programmazioni, dato che siamo pieni di strumenti utili per farlo. E forse è opportuno che i primi rivoluzionari siano i genitori: se la televisione può fare la governante, in molte occasioni essa può essere anche il pungolo che stimola la curiosità innata dei bambini, o la maestra che educa in maniera più efficace attraverso le immagini, finanche con i cartoni animati.

Ciao Riccardo

FINISCE

Me li danno ... me li danno!

Occhè so’ poho grulli? E me li danno … e me li danno! (N.d.r.: il contenuto è educativo; il compenso è  immorale e diseducativo)

RAI DISEDUCATIVA? QUANDO MAI? Infatti la RAI trasmette grandi valori, ad esempio i Dieci Comandamenti che hanno un grande valore … €200.000,00 cadauno, visto che Benigni per dieci puntate incassa €2.000.000,00! Solo che c’è una cosa che non va, la valutazione “lineare”. Infatti, non ti pare che “Io sono il Signore Dio tuo non avrai altro Dio all’infuori di me” possa essere valutato allo stesso prezzo del “non commettere atti impuri che poi Lui aveva detto non commettere adulterio che è tutt’altra cosa”? In un mio recente post mi sono lamentato dei 2 milioni, intendo. Ora che ci sono però mi lamento anche della modifica di quel testo originario …

Fausto, il tuo è il primo post del “Triennium”, (secondo solo al commento della collega Mirna, e precedente quello di mio fratello Alberto e dell’amica Monika) ovvero il primo a pubblicare dietro il mio invito a celebrare – se mai si può parlare di celebrazione –  l’imminente compimento del mio terzo anno di bloggheraggio (che brutto neologismo, ma lo utilizzo come provocazione, per contestare – ad esempio – chi invece di dire che una società “ha sede in“ scrive che “è basata in”, oppure che in luogo del termine “suggerimento” utilizza il termine “suggestione”! Ma si può?)

 Koromasnja 06 010Senza TV. Per cinque anni, durante le tre settimane a cavallo fra luglio ed agosto passate in ferie su un’ isoletta semi deserta dell’ Arcipelago delle Incoronate (Croazia), mia moglie ed io abbiamo vissuto senza TV. La sera l’appuntamento era con … il calar del sole! Dalla nostra casetta di pietra, un pannello solare; acqua nel pozzo e nelle bottiglie acquistate sul continente; vino in casa (io affitto “casa con vino”); pesce pescato da me ogni giorno; frutta sugli alberi … dalla nostra casetta, dicevo, con una sedia in mano, via di corsa a percorrere quei trenta metri che ci separavano dal piccolo molo per sederci a contemplare la trasmissione della serata!

Lo so, questo è un aspetto marginale rispetto ai temi educativi-diseducativi ai quali tu hai fatto riferimento, ma è comunque un segnale che “senza” si può anche perché “con” si perde molto. Infatti se noi due fossimo stati in un albergo, saremmo stati vincolati dagli orari della cena, dal “passaggio” davanti alla TV accesa per sentire le ultime del telegiornale e chi se le può perdere?

This is my island in the sun(set) - Harry Belafonte, ricordate?

This is my island in the sun(set) – Harry Belafonte, ricordate?

.

Dice: ma anche il computer “schiavizza”: vedi, Riccardo, anche tu se sempre lì, attaccato alla tastiera … Dico: uei, raga, scialla! Io – alla tenera età di 70 anni – quest’estate ho pedalato per 4437 km in 101 uscite in bici; ho partecipato a regate veliche nell’Alto Garda trentino; sto partecipando a due gruppi di lettura; sono attivo in ben tre associazioni culturali; partecipo a convegni; ho un impegno sociale; leggo libri; mi dedico alle mie tre famiglie: la mia, quelle dei miei due figli, quella di mia suocera; scrivo post. Io sarei uno schiavo? Di chi? Del computer? Ma mi faccia il piacere …

.

.

I post, già … questi però non sono “unidirezionali” come la TV. Infatti io scrivo, altri commentano, io contro- commento, etc. Non è “informazione”, è “comunicazione” communis actio, azione comune, cosa diversa, molto diversa. E’ il pensiero che si confronta, che dialoga. Attraverso il dialogo poi si arriva a conoscere il Volto dell’Altro, anche se non fisicamente come invece invitava a fare filosofo Emmanuel Levinas ..