POST 1800 – L’ULTIMO DEL MIO PRIMO TRIENNIO!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Dicembre, 2014 @ 12:42 pm

IL POST DEL TRIENNIUM

Detto altrimenti: ce l’ho fatta … senza volere, inconsapevolmente, mi ero avvicinato alla media di 600 articoli pubblicati ogni anno. Pochi giorni fa mi sono accordo di questo possibile traguardo, che mi auguro non sia solo “quantitativo”. Ed allora – avrete notato – in questi ultimi giorni ho “accelerato” la produzione di post. Ora mi cimento con l’ultimo del triennio, uno “serio”, o almeno così mi sforzo che sia …   (post 1800)

LA MONETA, LA FINANZA E L’UE

WP_20141124_002Recentemente ho avuto l’occasione di leggere una interessante e ricca pubblicazione ricevuta in dono dall’Autore, ovvero un saggio del Professor Jack Birner, docente di Economia Politica presso l’Università degli Studi di Trento – University College, Maastricht, dal titolo      ” La moneta: bene o male collettivo?” (Milano, 7 aprile 2014) , quaderno n. 50 della serie “Quaderni” del ciclo di conferenze e seminari “L’uomo e il denaro” – promossa dall’Associazione per lo Sviluppo degli Studi di Banca e Borsa e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore.

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IMG_2608Non ho qui la pretesa né di riassumere né di “rappresentare” questo importante e dotto lavoro, io, uomo di trincea (d’azienda): correrei sicuramente il rischio di non rappresentare o di travisare il pensiero dell’Autore. Piuttosto colgo lo spunto di questo lavoro per trarne qualche elemento (E1, E2, .. etc.) e per formulare qualche mia riflessione personale (n.d.r.) in “blogghese”, il linguaggio dei blog.

E1 – La moneta viene ancora oggi (erroneamente) considerata e soprattutto analizzata come se fosse un bene in senso economico, in grado di soddisfare (direttamente, n.d.r.) le preferenze e i fabbisogni fondamentali.

E2 – L’Euro fu adottato perché quanto più numeroso è il numero di utilizzatori di una stessa moneta, tanto inferiore saranno i costi delle transazioni.

E3 – Euro. Quando fu introdotto (importantissimo passo verso gli Stati Uniti d’Europa, n.d.r.), non si tenne in considerazione che le economie degli Stati che l’adottavano erano molto diverse; che sottraeva agli Stati la possibilità di condurre politiche monetarie autonome; che le politiche fiscali dei paesi erano (troppo, n.d.r.) diverse (e allora, che ci si dia da fare in questo senso! N.d.r.).

E4 – Il tasso di interesse monetario è troppo e per troppo tempo superiore al tasso di interesse reale. Ciò ha spostato finanza da investimenti produttivi in investimenti finanziari speculativi.

E5 – Occorre distinguere fra moneta e sistema monetario. Se siete un lavoratore e il vostro datore di lavoro vi ha pagato il dovuto, egli non è più vostro debitore. Vostro debitore, infatti, da quel momento sarà il sistema monetario, che deve “onorare” le vostre banconote.

E6 – Banca e sistema bancario. Se una banca non mi permette di utilizzare il fido che mi ha concesso, posso farle causa. Ma se la mia banca fallisce e nessun’altra banca mi fa credito, io non posso fare causa al sistema bancario.

E7 – Quindi non è la moneta o la banca che funziona male, ma il Sistema Monetario e il Sistema Bancario.

E8 – La moneta è un bene “di club”: ognuno si sceglie il proprio, ma  – a causa del generale utilizzo da parte di tutti gli stati del sistema fiscale e del sistema di mercato  – nessuno può non aderire ad un club.

E9 – La moneta è un bene comune. Infatti  molti Stati posseggono rilevanti riserve in valute estere (dati a fine febbraio 2014, in miliardi di dollari USA:  Brasile, 353 – Cina, 306 – India, 267 – Giappone, 1221 – Korea, 342 – Federazione Russa, 434 – Singapore, 271 – Svizzera, 492, USA, 43,- Area Euro 228). Quindi è nell’interesse di ogni singolo stato che la moneta degli altri stati venga gestita responsabilmente e prevedibilmente.

E10 – La moneta viene accettata come mezzo di scambio nella misura in cui crediamo che sia idonea a svolgere al sua funzione (quindi su base fiduciaria, n.d.r.). La moneta è una “risorsa culturale” che dipende dall’idea che su di essa si sono fatta le persone.

E11 – Banca SpA. Tende al profitto. Aumenta il leveraggio: massimi investimenti con il minimo di capitale prprio La banca si indebolisce. Viene aggredita da banche più forti (prevale quindi la mission della “competizione interbancaria” rispetto a quella del finanziamento dell’economia (e si creano i derivati e le bolle speculative finanziarie, n.d.r.)

E12 – La crisi di liquidità è in realtà crisi di fiducia. La BCE svolge il ruolo di produttrice di fiducia monetaria: interviene nelle crisi di liquidità delle banche (e degli Stati, n.d.r.).

E13 – Attualissimo: Mario Draghi afferma che la BCE  “farà tutto quello che ci vuole” nonostante la contrarietà dei paesi forti (D) (e si prepara ad intervenire con acquisti di titoli pubblici, n.d.r.).

E14 – La moneta è un bene ausiliario, I derivati sono beni ausiliari di un bene ausiliario. Il loro rendimento non deve essere superiore al rendimento del settore dell’economia reale.

E15 – Fondi pensione. Crescono moltissimo. Ricercano l’utile investendo nei beni ausiliari degli ausiliari (e distraggono finanza dal sistema reale, n.d.r.).

Non me ne voglia l’ottimo professore Birner, che presto avrò il piacere di avere ospite intervistato qui sul blog: l’avevo detto, ho tradotto in blogghese …

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