LARGO AI GIOVANI O LARGHI AI GIOVANI?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Ottobre, 2015 @ 3:53 am

Detto altrimenti: le parole sono pietre … firmato Don Milani , e lui di giovani se ne intendeva … (post 2128)

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Ve lo consiglio …

Espressioni quasi simili ma di significato molto diverso. Fare largo ai giovani; lasciare loro o spazio per esprimersi; accompagnarli nella crescita; regalare loro l’oro dell’esperienza di chi è stato giovane; lasciarli liberi, che non vuol dire “liberi di potere fare ciò che si vuole” bensì “liberi di scegliere fra soluzioni diverse”. (Dare) larghi ai giovani … be’ lo sapete benissimo cosa significa …

Ma chi sono i giovani? Chi “è” giovane? Giovanissimo è il neo diplomato o l’operaio apprendista. Giovane è un neo laureato, un impiegato con pochi anni di anzianità, un operaio alle prime esperienze. E … in politica? Chi è “giovane”? Io mi auguro di ritrovare fra i “giovani” anche i giovanissimi, che imparino presto a prendersi cura del Bene Comune, ovvero di “quel bene che tutti hanno contribuito a realizzare sin dall’inizio  e di cui tutti costoro – poi – godono”.   Ma nei ruoli di responsabile politico o di amministratore della cosa pubblica, chi è “giovane”? Qui io mi auguro di trovare persone che abbiano già ubi consistant, cioè che vivano già del loro, cioè che non abbiano fatto o non si propongano di fare della gestione della “cosa politica” o della “cosa pubblica” un mestiere, anzi, peggio, l’unico mestiere. Già, perché in tal caso la loro preoccupazione non sarebbe il Bene Comune ma il bene proprio (maiuscole e minuscole non sono utilizzate a caso).

thTEXK6IO7E veniamo ai “larghi ai giovani”. Purtroppo succede spesso, troppo spesso. Nelle SpA e nella politica. Da parte di taluno si ha quasi paura che crescano, che ragionino con la loro testa, che scalzino noi-non-più- giovani … “Eh… ci vuole pazienza … ne ha da fare esperienze prima di …” Insomma, invece di fare largo ai giovani si danno dei larghi ai giovani. Ma siccome se non altro per legge di natura la stragrande maggioranza di noi-ex-giovani morirà prima dei giovani, se noi non li prepariamo, se non lasciamo loro lo spazio vitale per esprimersi, e soprattutto se non li rispettiamo … che ne sarà delle future generazioni? Dopo di noi il diluvio (leggete qualche post fa …).