La politica è politica

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Dicembre, 2015 @ 6:10 pm

Detto altrimenti: la politica è Politica               (post 2218)

“Le prove e le conferme che la politica è politica si susseguono sotto i nostri occhi ogni giorno”. Così scriveva Benedetto Croce al termine della seconda guerra mondiale, volendo esprimere un giudizio negativo sulla politica.

Anche oggi  – da tempo e da molti -  molto comunemente si dice che la politica è in crisi. E quando la politica è in crisi la gente “salta” le istituzioni politiche e si rifà direttamente ad un leader di propria fiducia. Il che non è il massimo della democrazia.

th7ATP59E1.

E invece no: talvolta, per fortuna, oggi la politica è anche Politica (la lettera maiuscola non è utilizzata a caso). Infatti ciò avviene ove le assemblee della Politica siano molto frequentate e soprattutto quando ai turni elettorali le percentuali siano elevate.

Inoltre, la politica diventa Politica quando la “politica singola”, che pure è naturale che possa prendere le mosse anche da un’Idea singola, sia trasformata dai continuatori o dagli eredi dell’Idea iniziale in una Politica Comune (comune= costruita con l’apporto di tutti), liberandosi  la libera capacità espressiva dei cittadini.

Ciò si realizza ove la Politica percorra infaticabilmente il territorio per decine di migliaia di km; promuova e gestisca decine e decine di incontri di ascolto della popolazione; si ponga  come catalizzatore della  estrinsecazione delle esigenze  di politica, sociali ed economiche di ognuno e non come indicatore di aspirazioni obbligatoriamente conformi ad un pensiero unico. Infatti la Politica non può essere espressione di una “unanimità acclamante”, ma di un ascolto e quindi di un confronto pacato e puntuale, rispettoso della voce e dell’idea altrui.

La Politica, è fatta di contenuti ed anche – si sa – di un po’ di sana retorica, la quale è indispensabile per la raccolta del consenso. Tuttavia la retorica non deve prevalere sulla sostanza, non deve impedire il confronto sui singoli punti del programma politico e di governo, sulla valutazione dei risultati concreti già conseguiti.

th0585UZ4E

.

L’idea, le idee poi … da taluno è stato detto che  la politica di numeri può nell’immediato prevalere sulla Politica vera, quella delle idee. Ma la politica delle idee senza il sostegno dei numeri resta la politica dell’idea, di una sola idea, il che mal si concilia con una interpretazione popolare del fare Politica.

.

.

thSA7609ZN

Ugualmente la politica non deve essere la politica delle frasi fatte, delle frasi ad effetto, del parlare per immagini, o quanto meno, queste forme espressive non devono prevalere sulla rappresentazione “nuda e cruda” dei risultati ottenuti e  dei  programmi futuri: in sintesi, non devono affossare la formulazione di un pensiero serio e concreto che si vuole porre sul tavolo di una vera comunicazione, ovvero della communis actio, ovvero dell’azione comune e quindi popolare.

Riferendomi all’azione utilizzo il termine “popolare” e non il termine “democratica” perchè il popolarismo è storicamente (ed anche attualmente) più comprensivo della “democrazia”, termine che richiama il demos, ovvero ciò che storicamente era una sola parte dell’intero popolo.

.

Una ultima considerazione proprio sulla “coerenza e sulla logicità”. Infatti sbaglierebbe chi accettasse di aderire a percorsi mentali incoerenti e quindi illogici, come quelli che avrebbero la pretesa di invertire il rapporto logico che intercorre fra una Idea Madre e una sua Idea Figlia.

.

.