MA QUANDO CRESCI?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Gennaio, 2016 @ 10:20 pm

Detto altrimenti: mia moglie me lo sta ripetendo da 50 anni fra fidanzamento e matrimonio, servizio militare incluso       (post 2271)

Quanto segue è pura verità. Devo farmi perdonare (32 anni dopo) da un cameriere di un ristorante vicino al parco di Monza.  Ero a pranzo con un  amico, Gino Bartalena, dirigente anche lui. Gino assomiglia fisicamente a Paolo Villaggio e nella voce ne è un eccezionale imitatore.

In una sua imitazione ...

In una sua imitazione …

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Estate. Tavolini all’aperto. Molta gente intorno. Ho un’idea: la penso, lo guardo, mi capisce. Inizio: “No, Paolo, questa non me la puoi fare: quella scena deve essere girata così com’è”. E lui, con la voce del grande comico, accalorandosi: “Non ci penso nemmeno, scordartelo!” “Ma che gli dico io al produttore?” “Arrangiati, lo sai come sono fatto ….” “Ma dai Paolo, con quello che ti paghiamo …” “ Ah, la metti sui soldi? Perché sono genovese eh…? Dimmi la verità, mi vuoi prendere dal lato debole: e invece guarda … oggi il conto … oggi lo pago io … tiè ! Etc.

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La gente comincia a girarsi, ad indicarci, ad ammiccare, a parlottare. Un cameriere si avvicina: “Signor Villaggio, io seguo tutti i suoi film, proprio tutti … me lo fa un autografo per favore?”

Ecco, poi siamo andati avanti ancora un po’. Il conto, lo ha pagato lui per davvero, così impara! Ce ne andiamo. Ma si può? Due dirigenti quarantenni di grandi aziende … e quel povero cameriere che si conserva un autografo apocrifo, via … e che son cose da farsi codeste costì?

(Chissà se Gino mi leggerà … per fargli confermare quanto sopra … mica per altro …)

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