IN BICICLETTA: PAROLE E FATTI ( e misfatti!)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Febbraio, 2016 @ 2:55 pm

Detto altrimenti: bici-parliamone, ma intanto … pedaliamo!     (post 2284)

 

Parole e fatti … anzi: fatti e parole

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            Verso Cortina …

Noi della FIAB … FIAB chi? No, non è Fabbrica Italiana Amici etc. (per quanto …)  bensì Federazione Italiana Amici della Bicicletta. Noi della FIAB Trento siamo in tanti (“e se duecento vi sembran pochi …”). Non un partito, nemmeno un movimento, … bensì un gruppo culturale. Già, perché noi della Fiab facciamo cultura: cultura dell’ambiente, dell’arte, del paesaggio, della salute, del vivere insieme civilmente, del rispetto reciproco.

Fiab … Fiab …a? Sicuramente una Fiaba Bella, una narrazione popolare di personaggi inventati, irreali che sta diventando una favola, anzi una novella, anzi una realtà:

  • Fiaba, personaggi immaginari
  • Favola, animali come personaggi
  • Novella, persone personaggi
  • Fiab, noi, persone reali.

 

 

 

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City- Fiab conta il numero di accessinbicincentrocittà per lavoro

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Per tanto tempo, troppo, siamo rimasti personaggi immarginali (immaginari + marginali)! E noi a insistere … ed oggi, finalmente, mentre continuiamo il nostro proselitismo, l’economia ed il turismo si accorgono della bicicletta; la politica si accorge della bicicletta e molti personaggi fra quelli che per decenni non si erano accorti di noi, ora salgono sul … sellino dell’Idea vincitrice: l’Idea Bicicletta. E noi ne siamo contenti, anche se talvolta un “Grazie, raga!” ci farebbe piacere. Grazie per avere lottato in tempi bui, quando la bici “dava fastidio”, quando “ma cosa vogliono questi qui”, quando “ci mancavano loro nella strada”, quando “in bici ci andava mio nonno: io ho l’automobile … io … altro che la bici!”

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Sulla “Ponale” a Riva del Garda

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Osserviamo i fatti. Anzi i numeri. I numeri che crescono: la media dell’età delle persone; il numero di biciclette vendute; il numero di “affitto bici anche elettriche”; i km di piste ciclabili; il numero di ciclo turisti e di ciclo escursionisti; i sistemi funiviari di risalita, al servizio di percorsi di centinaia di km di discesa; il numero di noi associati Fiab Trento (200); etc.

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thGS5ADG57Apro il giornale e scopro che lunedì p.v. 15 febbraio 2016 a Riva del Garda (da dove sto scrivendo questo post, in temporanea trasferta da Trento) alle ore 20,30 presso la sala dell’ex Biblioteca in Via Damiano Chiesa si terrà un’ assemblea pubblica aperta a tutti, organizzata dal comitato promotore della legge sul tema “Mobilità sostenibile in Trentino” sul tema della mobilità sostenibile in Alto Garda e Ledro. Interverranno fra gli altri l’Assessore Provinciale Mauro Gilmozzi, il Presidente della Comunità di Valle Mauro Malfer. Noi della Fiab siamo ovviamente interessati alla parte che riguarda “rilancio della bicicletta, bike sharing, etc.”, ma anche alla parte che riguarda la limitazione della velocità delle auto, la sicurezza dei pedoni da auto e bici e quella delle bici da auto e pedoni. A livello Comunità di Valle si formerà un gruppo di lavoro per l’elaborazione delle proposte. Noi della Fiab ci candidiamo per farne parte.

I misfatti

WP_20160213_002Nel frattempo, una nota dolorosa: questa mattina a Riva, vado al Centro Raccolta Differenziata. Mi cade l’occhio nel cassone “Metallo”: dentro, abbandonata sul fondo, insieme ad una vecchia vasca da bagno, una mountain bike jr. ancora in buona salute, “giustiziata” sull’altare della troppa abbondanza, della irriconoscenza, della disattenzione. Si, quanto meno della disattenzione, perchè quella bici avrebbe potuto far felice un altro bambino. Già, perchè proprio a Riva del Garda c’è un “ciclista” (negozio di biciclette) che raccoglie (gratuitamente) questi “scarti del consumismo”. Li sistema (gratuitamente). Li fa pervenire (gratuitamente) ai bimbi dell’Africa. Il negozio si trova in cima Viale dei Tigli sulla destra per chi sale: meritava questa citazione.

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imageMi segnalano (Manuela Demattè, past President Fiab) che il Trentino Corriere delle Alpi riporta che in questi stessi giorni anche ad Arco, Via Fornaci, vige l’usanza barbara del consumismo sfrenato e della mancanza di rispetto delle regole della civile convivenza: infatti, nei cassonetti per la raccolta differenziata, dopo avere depositato nei giorni precedenti una rete “matrimoniale”, qualcuno ha pensato bene di depositare anche due (due) biciclette!  Ecco, this is FIAB too … FIAB è anche questo: cercare di educare la gente a non sprecare i beni di cui disponiamo e a rispettare le leggi, i regolamenti e anche il “diritto dei privati”, quello che ognuno di noi ha di non vedere  vanificato il proprio “contributo di civiltà“.

La “cultura” (rectius: la mala cultura)  del “troppo” e del consumismo. Un mio amico possiede un’Audi SW 3000 turbodiesel di dieci anni, assolutamente perfetta sotto ogni aspetto, dotata di ogni possibile accessorio (costo dei soli “accessori”: €20.000), con soli 140.000 km percorsi: praticamente nuova. Il suo valore di mercato? €6.000! Dove abbiamo sbagliato? E’ semplice: o nell’immettere sul mercato oggetti così cari o nel contare sulla loro svalutazione per sostituirli con altri oggetti ancora più cari ed ancora più inutili. E quando questa catena del più, del di più, del sempre di più si interrompe (non si può “crescere” all’infinito!) ecco le crisi, i licenziamenti, i tonfi delle borse … Ed allora, che fare? Iniziamo dal non buttare via le biciclette! Iniziamo da lì ….

A questo punto non mi resta che salutarvi con un sonoro …

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              Take a bike, joint FIAB!

 

 

 

… gooood biiiike everybody!

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