CON LA FIAB SUL TETTO D’ITALIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Luglio, 2016 @ 6:20 am

 

 

Detto altrimenti: ai piedi della Vetta d’Italia (più a nord di così …)     (post 2415).

 

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FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta, Trento. 220 associati, in assoluto primi nella classifica del Ciclo Concorso Trentino (cfr. ivi in internet: iscrivetevi anche voi, lettrici e lettori del blog, se non lo siete già!) della Provincia Autonoma di Trento, il quale, da marzo a settembre stimola e mette in salutare concorrenza i singoli e le diverse associazioni quanto all’utilizzo della bicicletta. Fiab takes care, si prende cura di -: della circolazione in bici nelle città; di avere indotto il legislatore ad applicare la tutela assicurativa dell’infortunio in itinere per i lavoratori ciclisti, con effetto retroattivo; di migliorare la qualità della vita per tutti, ciclisti e non (ci auguriamo: non “ancora” tali); etc.

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Ieri eravamo in 36. Il pullman ci ha portato a Casere, la località più a nord d’Italia, proprio in cima alla Valle Aurina. Una gita ciclisticamente facile (solo discesa e pianura) ma non per questo meno affascinante. Infatti la Valle Aurina merita attenzione quant’è bella e non dovendo concentrarsi sui pedali le puoi rendere ogni dovuto omaggio.

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Casere. È il terzo centro abitato più a nord d’Italia, appena sotto la Vetta d’Italia, dopo i vicini microvillaggi di malghe di Pratomagno (Prastmann) e Fonte della Roccia (Trinkstein). Si trova a 1.600 metri d’altezza in cima alla valle Aurina. È dominata dalle imponenti vette del Pizzo Rosso (Rötspitze) e del Picco dei Tre Signori (Dreiherrnspitze) e dai rispettivi ghiacciai. La popolazione residente, 87 abitanti[, è di lingua tedesca.

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Peccato solo che non sia stata realizzata per intero una pista ciclabile, per cui buona parte del percorso la si fa sulla strada. V’è da dire che molte auto erano di turisti stranieri o di persone locali, molto abituate a rispettare le due ruote.

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(Foto Adriana)

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Una breve sosta a Ca’ di Pietra (Steinhaus) e alla sua bella chiesetta, dotata di panche con strapuntino: ovvero con delle travi che, in caso di superaffollamento, sono fatte uscire dal lato interno delle panche e rappresentano sedili di fortuna per i fedeli ritardatari!

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Alla base della discesa, uno sguardo al bellissimo Castel Taufers (qualche ardimentoso ha approfittato della successiva pausa pranzo per salire a visitarlo), bellissimo dall’esterno, entusiasmante all’interno in quanto completamente ammobiliato! Indi pausa pranzo libera a Campo Tures (Sand in Taufers), presso la piazza con la statua all’alpinista e sciatore estremo Hans Kammerlander.

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Ciclo-blogger in pausa pranzo (foto Sergio)

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Alle 15 si riparte, destinazione le cascate di Riva (Riva di Tures). Lasciate le bici bel legate fra di loro (non si sa mai …) si cammina. Chi 10 minuti, chi un’ora, per lo spettacolo di una o più cascate

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“O fons  Aurinae, splendidior vitro …”

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Sempre con tanta acqua al … fianco!

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Orazio, Carmina, III, 13 – Così si rivolgeva alla “sua” Fons Bandusiae, pertinenza della villa di campagna che gli aveva donato Mecenate: “O Fonte Bandusia, più trasparente dello stesso vetro …” .

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Nachause, verso casa …

Alla ripartenza, si pedala in Val di Tures direzione Brunico fino a (quasi) Gais dove ci avrebbe dovuto attendere il nostro pullman. Solo che l’autista ha ritenuto di fermarsi alcuni km prima in una comoda piazzola. Se non che la nostra avanguardia di velocisti non lo ha visto ed al vostro bici-blogger è toccato scattare al loro inseguimento per avvisarli del necessario dietro front!

Questa in breve la sintesi. Qualche ragionamento sulla nostra Fiab. Fiab è innanzi tutto stare insieme, identificarsi in un “simbolo” che ci accomuna: l’amore per una vita di movimento, per la cultura non solo del fisico ma della conoscenza: reciproca e del mondo che ci circonda, alla “velocità giusta”: quella della bicicletta. Infatti a nostro avviso (non ce ne vogliano i cultori delle altre modalità di viaggio) l’auto è troppo veloce ed il pedone è troppo lento!

E tutto questo richiede una buona organizzazione che anche questa volta non è certo mancata: un grazie quindi a Paolo, capo-gita-a-pedali; a Monika, nostra guida culturale; a Roberto, guida-per-le-cascate; a Francesco, “scopa” della comitiva, sempre pronto ad intervenire in caso di eventuali forature o guasti in genere; al nostro foto-pedalatore Edoardo (in attesa delle sue foto – che spero mi arrivino presto – le foto nel post sono mie salvo diversamente indicato). Dice … ma tu, che ruolo hai avuto? Rispondo: al ritorno, dopo un sosta, mi hanno fatto contare i partecipanti a bordo del bus per evitare di lasciare qualcuno a terra … ma prima avevo bevuto una birrazza e i conti non mi  tornavano mai!

Prossimi appuntamenti FIAB

  • Sabato 9 luglio, ciclo passeggiata cittadina aperta a tutti con cono gelato a Mattarello.
  • Domenica 24 luglio, da Merano in Val Passiria con ritorno attraverso … il ristorante della Forst!

Che altro dire se non JOINT US, ISCRIVETEVI ALLA FIAB: per info www.slowbiketrento.xoom.it oppure adbtrento@libero.it

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