STRAGE DI NIZZA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Luglio, 2016 @ 8:02 am

Detto altrimenti: siamo in guerra              (post 2424)

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Mettiamole le strisce!

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Isis, strage di Nizza. Si stanno spendendo milioni di parole, commenti, condanne, riflessioni … che dire? Siamo in guerra. La risposta migliore a questi attacchi potrebbe e dovrebbe essere data dagli Stati Uniti d’Europa, i quali, in accordo con gli USA, potrebbero essere in rado di isolare i flussi criminali nel mondo: di denaro sporco, di petrolio di contrabbando, di idee folli, di armi, di auto fuoristrada.

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Si, anche di fuoristrada: stupisce infatti la dotazione uniforme di decine e decine di fuori strada nuovi, tutti uguali, dotazione della quale dispone quel gruppo di criminali. Dove si approvvigionano? Chi fornisce loro denaro, armi, auto, etc.? Cui prodest, cui bono, direbbe Cicerone, chi ci guadagna?

Questa guerra deve e può essere vinta “viribus unitis”, a forze riunite, anche politicamente: una sola intelligence, una sola polizia, un solo esercito, un solo governo: quello europeo. Altro che Brexit, con un ministro degli esteri semi istrionico che si fa sollevare da una gru per dare spettacolo dall’alto!

A questo punto mi domando: quante altre stragi del genere sono “necessarie” perché i soloni nazionalisti la smettano di professare la loro follia isolazionista? Non è chiudendo le frontiere a masse di disperati che si colpisce l’aggressore all’origine, là dove si organizza, là dove professa e organizza il suo diabolico piano dio morte.

Siamo seri, guardiamo in faccia la realtà, basta con i populismi, i nazionalismi e tutti gli altri -ismi che volete. Basta. Occorre una risposta seria ovvero politica da parte di  USE-United States of Europe o come più probabilmente potrebbe essere  EUE (in francese) in alleanza con gli USA.