SIMBOLI AL POTERE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Novembre, 2016 @ 6:47 am

Detto altrimenti: al potere di unire o di dividere           (post 2537)

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Ogni gruppo, associazione, partito politico, etc. nasce intorno ad un simbolo-idea, nella quale si riconosce un gruppo di persone. E come tutti i simboli, esso appartiene non al suo ideatore, bensì a tutti coloro che vi fanno riferimento: simbolo come elemento di unione, quindi. Tuttavia, se taluno – chiunque esso sia – cerca di trasformare la comproprietà di un simbolo in una esclusiva proprietà privata, esso, come tutti i simboli al mondo, da elemento di unione diventa elemento di divisione e di guerra. Il concetto è ottimamente espresso da Gustavo Zagrebelsky, autore del bellissimo libro “Simboli al potere” (Giulio Einaudi Editore), un libretto di sole 92 pagine, che si legge d’un fiato.

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L’Autore poi ha chiarito e arricchito il concetto in un secondo libro, scritto a quattro mani con Luciano Canfora: “La maschera democratica dell’oligarchia”, altre 134 pagine. Letture che mi permetto di suggerire a tutti trattandosi di due Autori di grande spessore: uno, già presidente della Corte Costituzionale; l’altro, filologo classico, storico, saggista: entrambi testimoni della Storia più o meno recente. E poiché la Storia è maestra di vita, conviene quanto meno riflettere sui suoi insegnamenti.

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