REFERENDUM COSTITUZIONALE? EBBENE, SI!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Novembre, 2016 @ 6:16 am

Detto altrimenti: non lasciamoci strumentalizzare dall’incoerenza, dalla superficialità, dall’opportunismo politico!   (post 2560) (sull’argomento, si vedano anche alcuni post recenti)

Dice … se voti SI, se approvi la riforma, dai ragione a Renzi che ha reso il l’Italia “schiava dell’UE”. Dico: eh NO, ragazzi miei, scialla, calma! A questa affermazione, ma solo in questo caso, dico NO. Infatti:

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    Non proprio così, bensì fate una croce sul SI!

    il nostro indebitamento pubblico è molto elevato;

  • dobbiamo evitare di spaventare le istituzioni finanziarie internazionali che a scadenza ri-sottoscrivono i nostri titoli;
  • queste istituzioni sono i nostri veri “padroni”, non l’UE che ci invita e impone di contenere il debito;
  • in questa situazione ogni governo, anche se “politico” può fare solo interventi tecnici, stiracchiando di qua e di là una coperta molto corta;
  • per uscire da questa situazione, dobbiamo semplificare l’apparato, renderlo trasparente, riposizionare le priorità, far funzionare governo e parlamento (basta con le decine di migliaia di emendamenti alle leggi!
  • Le modifiche della Costituzione previste dalla proposta sottoposta al referendum dei cittadini si muovono in questa direzione. Infatti:
  1. La riforma NON tocca i valori fondamentali della Costituzione, quelli che la fanno definire “la più bella del mondo! Le modifiche riguardano solo la parte seconda, quella “organizzativa”, che necessita un aggiornamento.
  2. I principi fondamentali della riforma sono stati proposti e sostenuti da quasi tutti i partiti nel corso della prima parte della discussione (molti degli attuali oppositori hanno votato la riforma nel corso delle prime due/tre letture!).
  3. I futuri senatori saranno eletti dal popolo in maniera diretta: infatti sdaranno consiglieri regionali (scelti con le preferenze personali!) o sindaci (scelti con preferenze personali!). Una rappresentanza addirittura più democratica di quella prevista per i deputati, scelti dalle segreterie dei partiti grazie all’ordine di inserimento nelle liste…
  4. I futuri senatori saranno in numero molto inferiore agli attuali e NON saranno pagati!
  5. La riforma non apre la strada ad un aumento dei poteri del Presidente del consiglio, che restano invariati rispetto al testo in vigore. Inoltre è previsto uno statuto delle opposizioni che avranno nuovi diritti!
  6. La riforma riduce il delirante contenzioso tra Stato e Regioni sulle competenze “miste”, riducendone il numero.
  7. La riforma accelera l’iter delle leggi, non solo perché elimina il passaggio plurimo dei testi da una camera all’altra in caso di difformità anche di un solo aggettivo, ma soprattutto perché (e non lo dice nessuno, chissà perché) elimina il tempo morto tra l’approvazione da parte della camera e quella successiva da parte del senato! Non è il “ping pong” il problema, è il doppio passaggio (possono trascorrere poche settimane, ma a volte molti mesi o anni prima che il senato metta in calendario una legge già approvata dalla camera).
  8. Non possiamo accettare che i FATTI della proposta referendaria siano contestati con le PAROLE di chi dice: bocciamo questi fatti, poi io farò meglio.
  9. Con il NO, a chi è posto a governare si contesta il fatto che … cerchi di governare!
  10. Con il SI non si esprime un voto politico, bensì un voto di democrazia.

Grazie per avermi letto

P.S.: se volete votare SI, fate una croce sul simbolo SI. Se volete votare NO, cancellate con rabbia il simbolo SI con una crociaccia sopra, ben calcata, che si capisca il vostro stato d’animo!