E BIKE 4

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Luglio, 2017 @ 4:06 pm

 

Detto altrimenti: diario di un tour                     (post 2779)

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Anche se non sembra … sono in salita verso Pietramurata-Sarche

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Oggi uso l’ “elettrica”, mi voglio far aiutare perché ieri sera ho fatto le ore piccole e non sono nella forma migliore. Parto da Riva del Garda alle 08,00. Evitando le ciclabili, pedalo diretto ad Arco e quindi per la destra Sarca raggiungo Dro. Contrariamente alle indicazioni, entro nel bel centro storico e riempio la borraccia d’acqua alla “mia” solita fontanella. Quindi prendo la ciclabile e arrivo alla centrale Fies dopo 15 km (se avessi seguito le ciclabili, sarebbero stati 20). Fino a qui le salite sono dolci. Ora c’è uno strappo di 150 metri al 20%: utilizzo la modalità tour (le seconda di quattro) e lo supero. In cima controllo la frequenza cardiaca: 100 battiti al minuto, molto bene!

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Il Maso Limarò visto dall’alto: alla sinistra la ciclabile che ho percorso oggi (foto 2016 dalla strada per Ranzo- Lago di Molveno)

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Altri 8 km di ciclabile in leggera pendenza e superata Pietramurata arrivo a Sarche. Qui iniziano alcuni tornanti in salita  (6-7%) e trafficati (la SP per Tione, Campiglio) ma la strada è abbastanza larga. Al quarto tornante prendo la ciclabile del Maso Limarò, dove prevedo una sosta. Ma … niente da fare: il maso è chiuso! Peccato, in luglio … ho un cattivo presentimento: forse non era abbastanza redditizio e quindi non lo vedremo più in funzione. Mi dispiace … ero stato invitato all’inaugurazione che avevo “celebrato” qui sul blog … (se navigate sul blog con le parole maso limarò troverete alcuni post).

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(La ciclabile che vedete a sinistra nella valle è stata ricavata sulla vecchia sede stradale, ora che le auto passano in galleria: è una pista fantastica, a strapiombo su un canjon profondo 200 metri, ma ben protetta da robusti parapetti, asfaltata, larga).

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… volti gli occhi al varcato Ballino …

Cambio programma: invece della sosta al maso userò quel tempo per completare il giro del Passo del Ballino. Quindi vado a Ponte Arche dove arrivo avendo percorso 35 km. Mi fermo per un piccolo spuntino al bar. Riparto per i 10 km di salita che mi porteranno al Passo del Ballino. I primi km sono duri, ripidi tornanti al 10% e oltre. Indi verso Vigo Lomaso (paese natale di Don Lorenzo Guetti, il padre della Cooperazione Trentina), la strada spiana un poco, per poi riprendere a salire sui rettilinei che portano a Fiavè. Un po’ di respiro e infine i 3,5 km all’8-9 % e si arriva al Passo del Ballino. E sono a 45 km. Consumo elettrico totale: 60%. Altri 15 di discesa: dopo avere superato lo splendido Lago di Tenno, scelgo la via di sinistra, quella che passa dal paese di Tenno e dopo 60 km esatti sono a Riva del Garda alle 12.30 (compresi 30 minuti di soste varie per spuntino e alcune fotografie): quindi 4 ore per 60 km alla media di 15kmh. Dislivello complessivo in salita: 750 m. Alimentazione: alla partenza uno yogurt ed una banana. A Ponte Arche, un dolcetto ed un  succo di mirtillo. Una borraccia di acqua e sali (magnesio e potassio). Arrivato a  casa a pranzo: una pastasciutta reale!

Good bike everybody!

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Il Lago di Tenno

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C’è da dire che nelle salite sono stato superato da alcuni ciclisti su bici da corsa senza “aiuto elettrico” ma con 30-40 anni memo di me. Evvabbè … qualche decennio fa ero io a superare così i V.I.P. – Vecchietti In Pensione … ma chevvolete … è la nemesi storica!

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