EMERGENZE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Luglio, 2017 @ 5:28 am

Detto altrimenti: rivediamo le priorità     (Post 2783)

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“Burro o cannoni” direbbe ancora oggi l’economista Paul Samuelson

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Il debito pubblico cresce. Si dice OK, a indebitarsi “devono” essere tre soggetti: le famiglie, le imprese, lo Stato. Si vabbè, ma est modus in rebus, sunt certi denique fines quos ultra citaque nequit consistere rectum scriveva Orazio … c’è un limite a tutto! Per far fronte alle “emergenze cicliche” che quindi tali non sono, occorrono denari ma se lo Stato non ne ha più e non può indebitarsi ulteriormente … ‘sa fente? Cosa facciamo, detta in dialetto trentino? Ci provo. Rivediamo le modalità e le priorità di spesa.

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Immigrati

L’UE non partecipa al nostro sforzo? Alcuni Paesi UE aderiscono all’Unione “alla carta”? E noi facciamo lo stesso, cribbio! Dobbiamo versare all’UE la nostra quota di adesione, chessò … 10 mildi di Euro? Ok, versiamoli al netto di quanto già speso per gli immigrati al posto dei contributi non versati all’Italia dall’UE.

Alluvioni terremoti, incendi

Invece di acquistare cacciabombardieri F 35, acquistiamo “prima” di questi eventi tot areoplani canadair, tot casette prefabbricate, impostiamo una revisione e sistemazione della revisione di migliaia di edifici a rischio.

In generale

Con legge abbiano vincolato per anni e decenni somme di denaro in favore di questo e quel progetto, talchè le somme disponibili sono ridotte ad una frazione minima, insufficiente a far fronte alle nuove necessità? Be’ … allora con altra legge svincoliamo questi impegni a fronte di nuove, sopravvenute, più impellenti necessità (ad esempio: la siccità nel centro sud).

O no?

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