AL SUD, AL SUD! (Quinta puntata)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Settembre, 2017 @ 6:29 am

 

Detto altrimenti: viaggi, impressioni e negozi  (post 2824)

Oggi 7 settembre 2017, penultimo giorno di vacanza. Viaggio lungo in auto: Marconia, Policoro, Parco del Pollino: Rotonda, Episcopia, Francavilla, Noepolis, San Paolo Albanese, solo 310 km. Che dirvi ? Trovate molto di più su internet.

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Tipica casa degli assegnatari della riforma agraria degli anni ’50, riconoscibile dai due archi a 90°

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Rotonda, forse per via della forma del paese. Policoro, il luogo dei molti luoghi; Episcopia, non da “vescovo” ma da “guardare intorno”, tanto  la visuale che si ha dalle torri del suo castello; Francavilla, borgo “franco”, esentato nel Medio Evo dal pagamento dei tributi; Noepolis, città  nuova (?); San Paolo Albanese, insieme al vicino San Costantino Albanese, paesi bi-culturali, fondati da Albanesi nel 1500, in fuga dall’invasione turca, paesi nei quali le vie hanno doppia denominazione e che tutt’oggi conservano (anche) quella cultura.

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Verso Colobraro, sinuoso come un serpente …

Io? Solo qualche impressione. Le strade. Ve ne ho già accennato. Quelle di fondo valle, di prima categoria: statali veloci. Poi le comunali, diciamo, le secondarie, accettabili. Infine le trziarie, in parte poderali e in parte  sentieri! Già , così le definisce il navigatore anche se sono asfaltate, anche se consentono l’incrocio di due auto (a passo d’uomo): sono quelle che uniscono  per la via più breve quanto a kilometraggio  due valli parallele: hanno andamento sinuoso, attraversano boschi, un continuo saliscendi con pendenze da fuoristrada, salvo poi   che il navigatore vi indichi percorsi ancora più brevi ma ancora più ripidi: non dategli retta, si tratta di vecchie scorciatoie con pendenze ancora più marcate. Ti senti come un esploratore nella giungla, anche se sei seduto al volante della tua auto-non-4×4. Io, da ciclista qual sono, penso in bici  anche quando sono in auto: “Ecco, qui ci sono salite degne dei migliori scalatori oppure di bici con la pedalata assistita!”

Basilicata … tante!  La prima, le ampie vallate dei cinque fiumi che l’attraversano e si gettano nello Ionio. La seconda, la costa. La terza, la montagna, Matera e i parchi naturali in testa. La quarta, la storia greco-romana. La quinta, la presenza albanese. La sesta, i vini. La settima, la nostra storia recente. Etc. Last but not least, la gente!

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Impressioni. La gente. Gentile, disponibile, attenta, sorridente. Ti fa sentire a casa. I negozianti ti servono con attenzione, con cura  e gli altri clienti aspettano pazientemente, nessuno che solleciti o protesti: ogni cosa a suo tempo, il tempo per ogni cosa.

In queste settimane, dietro suggerimento del nostro ormai amico locale Vito, abbiamo eletto tre negozi a Marconia (peraltro senza nulla togliere a tutti gli altri, ugualmente all’altezza!):

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bdrLatticini Valbasento dei F.lli Lospinuso, Viale Gramsci 1, tel. 0835 411356 – Un negozio con annesso laboratorio per la fabbricazione dei migliori formaggi locali e … vendita vino molto gradevole. Il proprietario ci invita a visitare il laboratorio con  attrezzature moderne, pulitissimo: d’altra parte lo si poteva intuire dai suoi prodotti, un vero attentato di gola!

Frutta e verdura. Sulla Piazza del Mercato, detta Piazza Coperta, da Quinto Antonio, tel. 329 3076367. Prodotti freschissimi, a prezzi vantaggiosi, servizio veloce, preciso e … con il sorriso!

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Da loro, ampia spiegazione di come si cucinano i peperoncini cruschi, quelli che si vedono ad essiccare in lunghe collane e che non sono piccanti, bensì  “dolci”.

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(Foto scattata alle sera, prima della chiusura … quando le pizze e le focacce migliori se ne sono andate!)

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Il pane e affini.  La Spiga d’Oro – “Panetteria, Focacceria, Pasticceria”, angolo Via Nazionale – Viale Ontario. Non di solo pane vive l’uomo … ma anche di dolci (1) , pizze, focacce, friselle (ve le raccomando!) (2)  e della simpatia,  professionalità , rapidità e cortesia del gestore! (3) Mi presento in bicicletta la mattina presto: “Nicola, per favore, due brioches” “No, Riccardo, te ne do una sola, per tua moglie. La tua la mangi qui, con me, qui fuori dal negozio … quanti km hai già  pedalato?” Ecco, il consumare insieme il cibo, retaggio di una tradizione antica,  di amicizia … un gesto, un simbolo dal significato profondo, per chi lo sa leggere: cultura greca e latina del resto, non per nulla! Nicola, addetto alla vendita. Nel retro una giovane signora, laureata in giurisprudenza (“Uao! Ma allora siamo colleghi, dico io!), addetta alla fabbricazione: entrambi sorridenti e orgogliosi del loro lavoro (e a buona ragione, mi permetto di aggiungere!). Abbiamo comperato alcune leccornie per fare alcuni regalini a Trento: “Riccardo, domattina passa di qui che la focaccia per il viaggio te la regalo io!” Al  Sud  anche questo!

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(1) Fra i tanti, i dolcetti ripieni di marmellata di pere e fichi, cioè dalle marmellate d’una volta, quelle che non ce ne erano altre, così, per mantenere la memoria di un passato “povero”, ricco di cose che noi oggi diamo per scontate.

(2) Dicesi “frisella” fetta di pane leggermente fritta. La inumidite appena con acqua, la insaporite con una strofinatina di aglio, indi sale, olio di oliva e fettine di pomodoro: uno scrocchio appetitoso accompagnerà  la vostra nuova esperienza gastronomica!

(3) All’interno del negozio, c’è¨ anche un espositore frigo con bevande e birra … per accompagnare al volo delizie gustate sul posto, appena sfornate.

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