VALORI ASSOLUTI E RELATIVI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Novembre, 2017 @ 3:40 pm

Detto altrimenti: ogni valore si deve esprimere all’interno di una scala, da un minimo ad un massimo       (post 2907)

L’amministratore di SpA dice al suo azionista: sono anni che ti corrispondo il dividendo e per di più in misura sempre crescente. Mi aspetto quindi un giudizio positivo del mio operato.

L’azionista gli risponde: i dividendi che mi hai corrisposto sono sempre inferiori al rendimento del mercato. Da te mi sarei aspettato, ogni anno, un dividendo superiore a quel livello che io giudico essere il minimo accettabile. Quindi non hai la mia approvazione.

Ecco, quell’amministratore si misurava in valore assoluto. L’azionista lo misurava in valore relativo.

Lo stesso doppio metodo di esposizione e di valutazione dei dati viene (purtroppo) applicato quando viene “reclamizzato” che a valere sul bilancio delle Stato, tot milioni di euro sono destinati a …; tot milioni a ….; tot milioni … a   ; senza sottolineare che tot miliardi di euro sono destinati a … Ovvero, senza valutare una parte (espressa in milioni) rispetto ad un’altra parte  (espressa in miliardi)

Lo Stato. Ognuno di noi ne è “azionista”, ovvero proprietario. Lo Stato è un bene pubblico, ovvero di tutti. Mi si potrà obiettare che semmai si può parlare del patrimonio dello Stato ma che lo Stato è un Ente astratto, etc. … che semmai noi siamo la nazione, etc…. D’accordo. Non è questa la sede per fare filosofia politica o diritto costituzionale o sociologia politica. L’importante e capirsi e capire. Capire innanzi tutto il bilancio dello Stato, cioè di quella “cosa” della quale si sta parlando e che non esiste se non esiste la nazione, ovvero la somma di tutti noi cittadini.

La nazione … già, peccato che in qualche post fa risulti una osservazione di Riccardo Petrella: “La nazione ha ucciso il popolo”: infatti la nazione è solo una stretta elite di persone, quelle che ne gestiscono il bilancio. Troppo riduttivo il concetto? Evvabbè, voglio accontentarvi, allargo i confini del ragionamento: la nazione è quell’insieme di persone che sono in grado di comprendere il bilancio dello Stato. Ma sempre troppo poche sono …