IN VALORE ASSOLUTO E IN VALORE RELATIVO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Dicembre, 2017 @ 7:31 am

Detto altrimenti: dalla matematica alla politica                    (post 2966)

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Matematica: prendiamo un numero, ad esempio il 5. Può essere +5 oppure -5. Ma se lo scriviamo fra due sbarrette verticali così: “ I 5 I” lo si intende in valore assoluto, cioè né positivo né negativo. Politica:  un’affermazione qualsiasi, ad esempio “è bene investire in questo settore” è una espressione in valore assoluto, ovvero può essere positiva (agire così cioè è veramente un bene) o negativa (in realtà è un male).

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Ecco, dobbiamo pretendere che le espressioni ci siano presentate non in valore assoluto, bensì precedute dal segno + o dal segno – , a seconda dei casi. Mi spiego con due esempi:

  1. l’espressione “In un anno sono stati investiti 60 milioni di euro download (1)per la difesa idrogeologica del paese” è in valore assoluto. Può sembrare “positiva” (cioè: è stato un bene avere agito così) ma in realtà è fortemente “negativa” se aggiungiamo che “la stessa somma è stata spesa per gli armamenti, ma al giorno”;
  2. l’espressione “si è raggiunto un accordo con i sindacati per destinare 300 milioni di euro per le pensioni” è in valore assoluto. Può sembrare “positiva” (cioè: è stato un bene avere agito così) ma in realtà è fortemente “negativa” se aggiungiamo che “nell’anno si sono spesi 24 miliardi di euro per gli armamenti”.

 

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Dice … ma tu ce l’hai contro gli armamenti? No, io sono contrario ad informazioni in valore assoluto. E’ chiaro che fare riferimento alle spese militari mi aiuta ad essere compreso (p.s.: io ho prestato servizio militare quale Sten di Cpl degli Alpini nella Brigata Alpina Tridentina, oggi mi avranno promosso capitano, a mia insaputa … e poi … chissà quanti muli ci escono con il costo anche di un solo  caccia bombardiere F35!

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