BOCCADASSE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Dicembre, 2017 @ 7:43 pm

Detto altrimenti: una poesia di mio figlio Edoardo       (post 2994)

BOCCADASSE

Degli anziani pescatori e di reti più ruvide,

appress’al varco uman

de l’abisso,

sottile serba l’eco antica

Boccadasse, e quell’innomato odor

d’anni votati alla pira.

th5YP9Q6OUTi vidi in grazia di neve,

nell’abito scomodo pei tetti tuoi sorpresi.

Ti vidi quando i sassi balzellavo

sul blu che t’appaga.

E ti vedo adesso, anfiteatro sul tardo mover

de’ gozzi,

ti vedo.

Son l’alieno.

son io il mondo che,

pria del tempo,

pur fu.

Al freddo bagno di luce,

seguo l’onde a macchia fuggir

via via più scure;

d’intorno, piangono secche sorti

quei legni traditi, or di raminghi felini

un soppalco.

Nel volger le spalle

al caro fraseggio de l’acque

saluto il guscio d’origine,

ma ‘l ligure mar a sua grand’arte

queta dei ciottoli gli spigoli,

e ‘l mio passo fa mesto.

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