ORNITOLOGI IN PAGANELLA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Febbraio, 2018 @ 4:58 pm

Detto altrimenti: a due passi da casa …   (post 3083)

sdr.

Ebbene sì, anche oggi tre ore me le sono sciate. Nevicatina leggera, meno gente sulle piste, assenza di vento, visibilità buona, piste ben battute, una spolveratina di neve fresca non guasta anzi … …. Una risalita, fra le tante, con l’unica vecchia seggiovia a due posti, di quelle di sti ani, di quelle c’era una volta: la Selletta. La seggiovia si ferma: una sosta per un qualche motivo, l’altoparlante annuncia “Ripartiamo subito”. In quell’intervallo, per ingannare il tempo, il mio compagno di risalita – uno sconosciuto – mi racconta una favola, eccola:

“C’era una volta un paese nel quale i cittadini stavano per andare a votare. Il capo di un partito, per raccogliere consensi, si inventò fantomatici nemici al fine di coagulare consensi a proprio favore contro costoro. Come nemici egli scelse gli ornitologi e in comizi separati andava promettendo a tutte le categorie economiche e sociali la stessa cosa: “Se andrò al governo, non darò un soldo agli ornitologi se non prima avere soddisfatto le vostre esigenze”. Le singole categorie, di volta in volta, lo applaudivano, solo che non avevano capito l’inganno della promessa, ovvero che quel tale aveva fatto intendere loro che avrebbe preso i denari destinati agli ornitologi per dirottarli in loro favore. Ma la realtà non era così: infatti la promessa era di soddisfare prima le loro esigenze (se e come fosse stato possibile) e solo dopo pensare eventualmente agli ornitologi. Soddisfare le loro esigenze con quali denari? Secondo quel tale – forse – con i denari sottratti agli ornitologi, ma in realtà egli comunque non aveva assunto questo impegno. Ora, il bilancio di quello stato era composto da centinaia di voci di spesa, per cui, nella migliore delle ipotesi (la più favorevole a quelle singole categorie) se proprio loro fossero state messe “davanti” agli ornitologi nell’ordine delle priorità di spesa, probabilmente sarebbero passate – ad esempio – dalla priorità n. 57 alla priorità n. 56, non certo alla priorità n. 1. Ma questo quelle categorie non lo avevano capito. Certo che un risultato quel tale lo ottenne: quello di scatenare l’odio di tutti contro gli ornitologi”.

Ma … ecco … la seggiovia si rimette in moto, arriviamo alla Selletta: il mio compagno di seggiovia scende e si lancia in un battibaleno verso Fai. Io devo scendere ad Andalo, dove ho l’auto. Chissà chi era … forse un ornitologo egli stesso!

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