C’E’ SEMPRE DA IMPARARE …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Febbraio, 2018 @ 7:01 pm

Detto altrimenti: più sai e più ti accorgi di non sapere         (post 3093)

Quasi 100 articoli (posts … che ridere quella “s” del plurale!) in due mesi, non c’è male. Ma, raga, scialla, calma, non è che io scriva “a peso”: io scrivo se e quando “mi scappa da scrivere” nel senso che mica sono io … sono la mia testa e le mie mani che coinvolgono il computer. La cosa funziona così: io scrivo “a mia insaputa”. Ecco, devo fare mio questo lessico: d’altra parte se è stato deciso che “lui poteva ben non sapere che gli stavano pagando la casa, che ciò era avvenuto a sua insaputa”, chi volete che possa contestarmi questa mia incolpevole particolare mancanza di consapevolezza?

2014Ma veniamo al post. In questi giorni fa molto freddo; la neve è ottima; io abito pericolosamente vicino alla partenza degli impianti sciistici di risalita (Trento-Bondone 30 min.; Trento-Paganella 30-40 min.); io sono un V.I.P.- Vecchietto In Pensione; mi è sempre piaciuto sciare, ed allora …

… ed allora ecco che dopo quasi 60 anni di sci, ogni giorno imparo a stimare il valore e quindi ad apprezzare qualche sfumatura in più. Le ultime? Eccole: la differenza fra una perfetta regolazione dello scarpone ed una non così perfetta; il diverso grado di spigolatura degli sci all’entrata e all’uscita di curva; la muscolatura allenata ma non rigida; la curvatura dell’intero corpo e non di sue singole parti. Per sciare molto bene occorre sciare molto. Banale, lo so, ho scoperto l’acqua calda. Ma solo sciando molto il tuo cervello impara a gestire in automatico quelle decine di variabili – non sono di più – che ti consentono di sciare bene.

Eurpean Championship Fun 2007 - Fraglia Vela RivaDicono che le competizioni sportive formano molto di più che una lunga pratica non competitiva di ogni sport. E’ vero. Io l’ho sperimentato su me stesso. Mi spiego. L’unico sport che io ho praticato a livello competitivo è la vela. Oltre vent’anni di regate. Ecco, quando sono al timone del mio FUN, anche non in regata, io gestisco automaticamente (questo è il punto!) tutte le decine (due sole? Forse è così …) di variabili, quali, ad esempio, il grado di tensione delle vele e delle sartie volanti; l’evoluzione della direzione e intensità del vento; la distribuzione dei pesi a bordo, lateralmente e longitudinalmente; il tipo di vela da utilizzare; il maggiore o minore angolo di bolina; l’evoluzione delle condizioni meteo nella giornata; il grado di stanchezza mio e dell’equipaggio; il tipo di andatura da adottare in relazione al tipo di equipaggio di cui dispongo; la decisione circa i bordi (la rotta) da fare rispetto alla meta (boa di regata o semplice meta turistica); etc.

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Stefania Neonato: pianista, fortepianista e musicologa internazionale

Automaticamente, dicevo, cosa che mi capita meno – anche se solo un poco meno -automaticamente con lo sci, e dire che sto sciando da quasi 60 anni! Rispetto a queste mie due (relative) “abilità” io ne invidio un’altra, un’altra che purtroppo non ho: quella dei musicisti che riescono a dominare milioni di combinazioni di note e di loro gradazione “a memoria”: quando, ad esempio, un pianista esegue a memoria un intero concerto di musica classica. Ecco, è a questo punto che comprendo e condivido un’affermazione, e cioè che il computer più complesso, completo ed efficiente al mondo è la mente umana.

Buono sci, buone vela e buona musica a tutte e a tutti!

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