DEMOCRAZIA IN PERICOLO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Maggio, 2018 @ 4:53 pm

Detto altrimenti: un pericoloso ritorno all’antico           (post 3198)

Nei millenni “democrazia” ha storicamente significato, in successione: 1) potere sul popolo; 2) strapotere del popolo; 3) potere del popolo. Oggi io vedo profilarsi all’orizzonte una doppia retrocessione: da potere del popolo a potere sul popolo. Vediamo come in tre passaggi ed una conclusione.

  1. 9788807886348_0_150_0_75Le Direzioni Marketing e Sistemi informativi di una sorta di Azienda Paese raccolgono un’ampia adesione popolare da parte di una limitatissima fetta di elettori (qualche decina di migliaia di like su milioni di elettori!) in favore del loro programma fatto di slogan e di promesse di tutto a tutti (v. post precedente).
  2. Durante l’iter elettorale le due Direzioni cambiano liberamente e disinvoltamente alcuni loro punti cardine ex-non-trattabili: 1) non mi alleo con nessuno, anzi no; 2) esco dall’euro, anzi no; 3) mai un premier tecnico, anzi no; 4) la nostra coalizione sarà sempre unita,  anzi no; 5) vogliamo gente nuova, anzi il Prof. Savona; 6) vitalizi aboliti in 15 gg, anzi dopo, forse. Tanto per fare sei esempi.
  3. Una volta al potere le due Direzioni cercano di introdurre per i parlamentari il vincolo di mandato, cioè cercano di vietare ai parlamentari di cambiare eventualmente idea alla prova della probabile mancata realizzazione di promesse impossibili. In tale deprecabile caso, la libertà di pensiero, di cambiare idea, di governare e legiferare non alloggerebbe più nel governo e nel parlamento, ma solo in quelle due Direzioni aziendali.

Conclusione: la democrazia diverrebbe una oligarchia: il governo di pochi sul popolo. In altre parole: chi dice di voler abolire la partitocrazia (altrui, n.d.r.), ha reinventato la partitocrazia (propria, n.d.r.).

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