IMMIGRATI-LAVORO-NERO-AL-LAVORO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Settembre, 2018 @ 10:49 am

Detto altrimenti: nero al lavoro         (post 3313)

(Bisogna “vedere” ciò che usualmente semplicemente di “guarda”)

sdrSono seduto davanti al mio albergo. Io, buana bianco all’ombra, lui, nero, davanti a me lavora sotto un sole cocente: sta potando le piante nell’aiuola su un terreno della parrocchia. Lo guardo e “vedo” che qualcosa non torna: ad esempio non ha una divisa; per raccogliere gli arbusti che ha potato utilizza un carrettino veramente “precario”. Dopo un’ora, finito il lavoro, lo vedo seduto sui gradini della Chiesa a chiedere l’elemosina. Mi informo presso il mio albergatore:E’ un volontario, la parrocchia poi gli dà qualcosa e gli lascia chiedere l’elemosina sui gradini della Chiesa. Noi stessi gli offriamo acqua fresca e qualcosa da mangiare, e poi, sa, sono lavori che nessuno di noi vuole più fare …”

.

dav.

Rifletto: nessuno di noi vuole più fare lavori di base, tutti a scuola (per fortuna, dico io), tutti a imparare le necessarie “capacità”, alcuni – per fortuna – anche ad imparare “conoscenza”. La specializzazione è nella natura delle cose. Eppure certi lavori di base sono necessari e allora, perché considerare un pericolo l’immigrazione, anziché una risorsa? (1)

.

.

Leggo un brano. Se ho capacità lo so ripetere. Se ho conoscenza, lo so raffrontare con altri, ne so trarre conclusioni.

.

sdr.

Esco in bici. Percorro un viale centrale di Milano Marittima, verso nord (il mare 500 metri alla mia destra). Sulla destra, fra me e il mare, alberghi, campeggi e …. due grandi aree incolte, abbandonate, uno sfacelo: una anonima (doveva essere una colonia); un’altra con tanto di scritta troneggiante “CENTRO VACANZE MONOPOLI DI STATO”. Dentro le due aree ampie pinete (sul davanti ampie spiagge), grandi costruzioni, devastate dall’abbandono, dai vandali, dagli animali.

.

.

.

dav.

Perché tutto questo, mi dico? Perché non utilizzare la forza lavoro immigrati per ripulire, rimuovere ciò che poi consentirebbe la riconversione e il riutilizzo di queste strutture, di queste pinete, di queste spiagge? Perché non riattivare preziose cubature anziché continuare a costruire, costruire, costruire? L’Italia è il primo “consumatore di territorio” in Europa, e questa è la nostra prima emergenza ecologica.

.

.

btyFra le due aree una terza: “Centro logistico e di addestramento – Zona Militare”. Sulla sinistra un condominio. Mi informo: sono gli alloggi e le strutture vacanza dell’esercito. Ah già … dimenticavo … anche a Riva del Garda ne abbiamo una, dotata di bungalows, piscine e campi da tennis: sono addestramenti anche quelli. A valere sul bilancio della difesa di €75 milioni al giorno. Ma di che lamentarsi? Una stessa cifra è spesa per la difesa idrogeologica del Paese, solo all’anno, si, avete letto bene: all’anno. Evvabbè …

……………

.

download(1) Nei secoli scorsi, la prima colonizzazione imperialistica del sud del mondo: si legga “Il predominio dell’occidente” di Daniel R. Headrik, ed, Il Mulino. Attualmente stiamo dando vita alla seconda colonizzazione: alcuni stati (Francia in testa, che ancora oggi impone una mazzetta/percentuale sugli affari fatti nelle sue ex colonie!) e le multinazionali stanno depredando l’Africa che viene svenduta dai locali regimi militari (in Eritrea si tolgono le terre ai contadini e si cedono alle multinazionali: si clicchi la parola “agitu” e leggerete di ciò qui sul blog) ; il Belgio coltiva in Congo i suoi fiori a costi così bassi (70 dollari al mese ad operaio nero) che coprono abbondantemente i costi delle spedizioni aeree; in altri paesi si fa estrarre il coltran, necessario ai nostri computer e telefonini, pagando i neri con 50 dollari al mese per 12 ore al giorno per 30 giorni al mese per 12 mesi all’panno (tanto per fare alcuni esempi). E quando questi nuovi schiavi fuggono verso l’Europa, diciamo che sono migranti economici e li respingiamo, Francia in testa, lei che ha causato la caduta di Gheddafi causando il non-governo della Libia, nella quale oggi comandano i nuovi negrieri schiavisti trafficanti di esseri umani. E brava la Francia!

.

.