PO …RA ITALIA!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Settembre, 2018 @ 11:19 am

Detto altrimenti: povera Italia!     (post 3335) (leggete il finale del post, in rosso!)

60 anni fa, al Liceo Ginnasio Andrea Doria di Genova, il prof. di lettere (Luigi Porro) ci raccontava che uno strillone che vendeva Il Popolo d’Italia lanciava un forte richiamo equivoco: infatti sembrava dicesse “Po … ra Italia!”, cioè “Povera Italia!”.

Reddito di cittadinanza. Il disoccupato che lo riceve più facilmente potrà vedersi offrire un lavoro nero da 5-6-700 euro al mese, “tanto tu prendi già il reddito di cittadinanza ed allora, alla fine stai bene” ... Ecco, io credo che questo sarà l’effetto di questa scelta.

Un padre ha tre figli: uno ha una sua fabbrichetta. Gli altri due sono disoccupati. Egli deve scegliere se investire denari nell’ampliamento della fabbrica del figlio e consentirgli – fra l’altro – di aumentare l’organico dando lavoro ai due fratelli disoccupati; o concedere lui direttamente uno stipendio-sovvenzione ai due disoccupati che tali erano e tali sarebbero restati. Cosa dovrebbe fare, secondo voi?

Condoni fiscali, ma chiamiamoli con il loro nome: insuccesso dello Stato che – per dirla con De Andrè nella canzone Don Raffaè – si costerna, s’indigna, s’impegna poi getta la spugna con gran dignità”: lo Stato ammette di non essere stato capace di incassare i propri crediti. A guadagnarci sono gli evasori fiscali.

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“La dichiarazione di guerra è stata consegnata agli ambasciatori delle plutocrazie finanziarie “

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Sforamento dei parametri UE? Me ne frego!” Chi lo aveva già detto? Si, vabbè, ma i mercati … I mercati? Me ne frego! “Italiani, l’imperativo è uno solo, imprescindibile, categorico: SFORARE!” Cosa? No, non ho detto “sparare”, quello lo dico in materia di sicurezza …”

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“Abbiamo sforato!”

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La sicurezza? All’armi, all’armi! Tutti armati, tanto lo vediamo bene come funziona ottimamente la cosa negli USA.

Pensione quota 100. 100 numero intero facile da ricordare. Ma quanto ci costa? Ce lo possiamo permettere? Che ne dice il Presidente dell’INPS Boeri? Niente, tanto lo licenziamo, non fa parte del progetto. Ah … ho capito …

Il nostro Presidente del Consiglio a colloquio con i capi delle principali banche d’affari USA. Lui, un professoe di diritto privato, che esperienza ha per raffrontarsi con quei volponi forti di esperienze pluridecennali? E i suoi due colleghi, quali esperienza hanno di vita lavorativa se non quella degli slogan e delle frasi ad effetto?

“Io tiro diritto!” No, amico, tu tiri (spari) al diritto.

Gli immigrati, ecco il nostro problema! Ma quando mai!? E’ solo per distogliere l’attenzione da problemi veri, è solo per creare un nemico comune, per raggrupparci … D’altra parte, contro gli Ebrei nemmeno a parlarne e avendo bisogno del voto dei meridionali, vanno benissimo gli immigrati.

Il ponte Morandi? Le decisioni a Roma, si tratta di un’emergenza, quale “Codice degli Appalti”? Vogliamo scherzare? Affidi diretti della progettazione e dei lavori … vuoi mettere? Ah, ho capito …

= (AGI) – Roma, 28 set. – “Come ampiamente previsto, la dissennata decisione presa ieri sera dai leader di Lega e Movimento Cinque Stelle di alzare il rapporto deficit/Pil per il 2019 al 2,4% dallo 0,8% previsto nel DEF di maggio, ha fatto crollare i mercati italiani. In apertura di contrattazioni, il FTSE MIB, l’indice azionario di riferimento, ha aperto subito con un tracollo del -2,20%. Pesantissimo il conto pagato dal settore bancario, il cui indice e’ crollato addirittura del -4,25%, con Unicredit che e’ arrivato a perdere il -4,55%, Banca Intesa il -4,64%, UBI Banca il -4,32% ed MPS il -3,81%. Anche sul mercato dei titoli di Stato e’ stato un vero e proprio incubo, con lo spread che ha sfondato subito i 260 punti base, il rendimento sui BTP decennali salito fino al 3,11% (+7,55%), superiore addirittura al decennale americano, e il rendimento sul BTP a 2 anni salito anch’esso sopra la soglia dell’1,0%, all’1,038%, facendo registrare addirittura un aumento del +32,06% in pochi minuti”. La Commissione Europea – ha aggiunto – subito dopo aver appreso la notizia della volonta’ del governo italiano di non rispettare i limiti di finanza pubblica precedentemente presi, ha dichiarato che con questa scelta l’Italia ha deciso di farsi male da sola, lasciando intendere che la manovra finanziaria verra’ bocciata da Bruxelles senza mezzi termini, dal momento che un rapporto deficit/Pil a quel livello farebbe crescere il rapporto debito/Pil di almeno lo 0,5%, anziche’ farlo scendere, come previsto. Una eventualita’ che mette l’Italia a rischio anche di una procedura di infrazione. Nel frattempo, saranno arrivati i giudizi delle principali agenzie di rating, che quasi sicuramente taglieranno il rating sul debito italiano, portandolo ad un passo dal livello “spazzatura”. La soglia da non superare, per evitare il downgrade, era, secondo gli analisti, quella del 2,0%. Avendola sorpassata, il taglio del rating e’ ora una certezza. Gli italiani pagheranno cosi’ di tasca loro la scelleratezza di un Governo non eletto, populista, sovranista, che ha deciso di sfidare chiunque, dall’Europa ai mercati finanziari, in una battaglia dalla quale l’Italia uscira’ pesantemente sconfitta”.

Grazie Ministro Tria perché in accordo con il Presidente Mattarella non ti sei dimesso: sarebbe stato un ulteriore grave danno al nostro Paese. Grazie!

I mercati reagiranno molto negativamente. L’UE sbraiterà ma non troppo perché se l’Italia uscisse dall’UE sarebbe peggio, molto peggio anche per loro.

E’ pur vero quello che ci dicono, e cioè che con l’austerità il debito è cresciuto, non calato. Tuttavia quel processo andava migliorato, integrato, non sovvertito con colpi di timone così violenti: a noi velisti infatti è noto che simili correzioni di rotta portano la pala del timone in cavitazione (con effetto nullo sulla correzione della rotta) o addirittura alla rottura dell’asse del timone.