LIBRI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Gennaio, 2019 @ 8:31 am


Detto altrimenti: liberi!        (post 3480)

In latino liber significa libro e libero: infatti chi legge molto è “libero” di formarsi un’idea sua. Su tutto. Ha scritto Umberto Eco: “Chi ha letto molti libri ha vissuto molte vite; chi non ne ha letto, ha vissuto una vita sola”. In Italia si leggono pochi libri, anzi, diciamo meglio, gli Italiani leggono pochi libri, magari gli stranieri che vengono da turisti in Italia, in Italia ne leggono molti, non saprei …

La colonna portante della nostra Umanità

Libri “vecchi, antichi” o “nuovi” appena usciti? Nei libri vecchi la storia e i sentimenti sono soprattutto testimonianza del passato, di come la vita era vista e vissuta nel passato.  Dalla loro lettura scopriamo che nulla si inventa, che la vita si ripete, che il tempo (decenni, secoli, millenni) è breve e che non va sprecato. Nei libri nuovi viviamo l’attualità, l’aggiornamento, la rivisitazione, la predizione. Ed io, quali preferisco? Lo confesso, i nuovi. Perché? Be’ raga, è semplice: dopo avere quasi “subìto” i libri scolastici (che pur oggi apprezzo: ne sono testimonianza una certa Divina Commedia e quei famosi Sposi Promessi, tanto per citarne un paio) quando ancora non ero del tutto in grado di comprenderne il valore, adesso mi piace passeggiare fra i “viali” delle librerie, sfogliare delicatamente qualche pagina come fossero le foglie di una pianta esotica, cercare di capirne i profumi e quindi … acquistare.

Libri “vecchi” trascurati? Quando mai!? Infatti vado regolarmente “a scuola” di classici dalla Prof senza puntino Maria Lia Guardini presso la Biblioteca Comunale di Trento e martedì prossimo discuteremo della tragedia “Elena” di tale Euripide.

Libri all’aperto

Sono ormai amico del “mio” libraio. L’altro giorno sono entrato in negozio e sin dalla porta d’ingresso, a lui che stava al bancone a servire altri clienti, ho detto a voce alta: “Ciao Walter, mi serve un libro di 400 pagine, alto così, con il dorso rosso mi raccomando, sai, ho un buco nei miei scaffali!” Non vi dico la faccia dei client presenti in negozio!

Libri in poesia:

Ombre La luce del cantiere / penetra la stanza / e disegna sulla parete / la danza delle foglie / incontrate / nel suo breve cammino. / Mobili dita / accarezzano i libri / a svegliare pagine assonnate / che s’aprono liete / all’invito. / E mentre le osservi / raccontare / le mille piccole fiabe / alla notte / ti sembra di rubare / ciò che avevi abbandonato / per la fretta di vivere / e che da tempo / non era più tuo

Libri Mirna Moretti? Già, e che dire di questi? Sono quelli che un gruppo di noi si racconta nelle riunioni del Gruppo di Lettura Librincontri di Mirna Moretti (v. relativi post nel blog omonimo in Trentoblog) al Bar Città di Piazza Italia. Ogni 15 giorni, entrata libera.

Gli scaffali, si diceva: hanno una portata limite. Nei miei ho creato una doppia fila e quelli della fila posteriore – grazie ad una tavoletta di compensato rialzata e posta alla loro base – sono rialzati a fanno capolino oltre i libri delle poltronissime: in tal modo li ho resi visibili ed ho raddoppiato la portata della mia platea. Ho poi creato altro spazio regalando molti libri della mia gioventù alla biblioteca di una scuola media. Ma non basta: gli ulteriori arrrivi stanno di traverso, dovrò provvedere.

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La mia ultima lettura? Eccola qui a fianco:

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La mia prossima lettura? Mariana Mazzucato, “Il valore di tutto – Chi lo produce e chi lo sottrae nell’economia” (Ed. Laterza).

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Buoni libri a tutte e a tutti!

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