ALTRE GRANDI OPERE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Gennaio, 2019 @ 1:21 pm


Detto altrimenti: quelle “minori” che invece sono maggiori anch’esse        (post 3484)

(No, non voglio parlarvi della TAV, della Valdastico, del Terzo Valico, etc. ….. no)

Il nostro è il Bel Paese, bello a Bellezza Diffusa, ovunque, anche fuori dai circuiti autostradali e delle maggiori città d’arte. Basta viaggiare in auto evitando le autostrade e ve ne rendete conto: in molti paesi esteri, anche europei, ognuna delle nostre innumerevoli “bellezze minori” sarebbe eletta a museo a cielo aperto o chiuso con tanto di biglietto d’ingresso. Ma voglio scendere nello specifico, con esempi concreti. Premetto, sono un ciclista ed allora, perché non partire da qui?

Il Danubio è “assistito” da un sistema di ciclabili “in discesa” per cui vi portano in pullman a monte, voi decidete quanti km pedalerete ogni tappa, vi prenotano l’albergo tappa per tappa, vi ci portano i bagagli e voi vi godete, in poche o molte giornate oltre 500 km di pedalate con la bicicletta scarica di bagaglio. Si può fare anche per la tratta Torino – Venezia. Quanto costa? Il costo di un solo cacciabombardiere F35.

La Alpi, lo sci, le stazioni invernali, gli impianti di risalita, i dislivelli. In Austria hanno eletto il dislivello a prodotto turistico (anche in estate): esiste Tirol Bike Safari, 17 funivia in rete che consentono ai ciclo turisti di percorre in discesa ben 700 km, con una organizzazione analoga a quella del Danubio (v. sopra). Si può fare anche in Sud Tirolo e in Trentino, tanto per cominciare.

Le ferrovie, le vecchie ferrovie, molte linee ferroviarie abbandonate … perché non attrezzarle a piste ciclabili? Si può fare: ad esempio con la linea Grosseto-Monte Amiata, splendide pedalate nelle stagioni intermedie (primavera e autunno).

FIAB ha proposto la certificazione (volontaria) di ogni città come Città ciclabile, ove essa adotti certi criteri di mobilità sostenibile urbana. Sarebbe utile che tutte le città si facessero “certificare” in tal senso. Si può fare, basta una legge quadro al riguardo, con sanzioni e incentivi per chi non fa e per chi fa.

Solo alcune idee per Grandi Opere Minori che poi minori non sono.