CAVE CINAM

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Marzo, 2019 @ 3:05 pm


Detto altrimenti: attenti alla Cina!            (post 3539)

La Cina contro le centrali a carbone: in casa sua. Ma sta costruendo una enorme centrale a carbone nei Balcani che risulterà inquinante anche per noi.

Cave canem, attenti al cane stava scritto sulla porta di molte ville dell’antica Roma. Ok, ma … attenti anche alla Cina: un Presidente a vita il cui pensiero è stato inserito all’interno della Costituzione. Le vie della seta … 700 miliardi di dollari per creare una rete mondiale. E noi? Noi, anzi il nostro governo, stipula protocolli “non impegnativi” con la Cina mentre il Parlamento reclama un’informazione puntuale. Cui prodest? Cui bono? Chi ci guadagna? Ci dicono: l’Italia ci guadagnerà! Maccome, la Cina ci fa un regalo? Timeo Danaos et dona ferentes, tempo i Greci anche quando mi portano doni, diceva Laooconte ai Troiani per indurli a rifiutare il regalo del micidiale cavallo di legno.

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Piccole grandi reti, calate dell’alto, nel buio per catturare … pesciolini distratti

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Le vie della seta, reti grandi. Ma ci sono anche le reti piccole ma diffuse: I cinesi aprono ampi magazzini in zone centrali, molto care, per la vendita di cianfrusaglie da pochi centesimi l’una: come faranno aa far quadrare i conti? Presumo che ci sia chi ripiana le perdite pur di creare una rete. Le reti, quelle web sono la nostra rovina: hanno distrutto i luoghi del pensiero, del confronto ragionato, dell’approfondimento, della democrazia vera.

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Ondata di reflusso. Meno di due secoli fa noi europei abbiamo portato guerra alla Cina perché aveva vietato l’importazione dell’oppio coltivato dagli inglesi nella loro colonia India. Anche noi, sia pure bravi ultimi, stiamo stati colonizzatori. Oggi stiamo diventando “colonizzati” dalla vendita delle nostre società, dei nostri porti, dei nostri marchi e non dai poveri immigrati tanto combattuti. I nostri poveri immigrati: sembra questo il cancro del Mediterraneo. E invece no, il cancro è un altro: il contrabbando plurimiliardario di gasolio scoperto dalla Guardia di Finanza veneta: e le nostre navi, aerei ed elicotteri a cercare i piccoli gommoni mentre le petroliere dei contrabbandieri vanno a Malta a farsi “regolarizzare” i documenti. Cui prodest? Cui bono? Chi ci guadagna?

In Cina si rispettano i diritti umani e dei lavoratori? Non ne sono poi così certo. Protocollo d’intesa con la Cina? Non mi convince.

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