LA PREVALENZA DEL CRETINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Maggio, 2019 @ 5:43 pm

Detto altrimenti: è solo il titolo di un libro    (post 3583)

Fruttero e Lucentini, Mondadori 1985, nella prefazione del loro libro scrivono:

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“… è stato grazie al progresso che il contenibile stolto dell’antichità si è tramutato nel prevalente cretino contemporaneo, personaggio a mortalità bassissima, la cui forza è in primo luogo brutalmente numerica; ma una società ch’egli si compiace di chiamare molto complessa gli ha aperto infiniti interstizi, crepe, fessure orizzontali e verticali, a destra come a sinistra, gli ha procurato innumeri poltrone, sedie, sgabelli, telefoni, gli ha messo a disposizione clamorose tribune, inaudite moltitudini di seguaci e molto denaro …. in una parola gli ha permesso di realizzarsi”.

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Questo passaggio è citato da Vittorino Rodaro in “L’Europa siamo noi” (AMS Ed. 2019) a pagina 83. Egli così commenta la visione dei due Autori, visione che possiamo definire veramente profetica, in quanto avuta prima dell’avvento dei social media:

“ … non intendo parlare del cretinismo individuale .. ma sono preoccupato del fenomeno del cretinismo collettivo che si configura come cretinismo culturale che si manifesta quando una società dimentica o tradisce le proprie origini, la sua storia, i valori fondanti il vivere collettivo, la solidarietà, l’accoglienza, ossia le virtù civiche che stanno alla base della cultura occidentale … complici anche gli effetti perversi della globalizzazione … l’uso non intelligente di internet e dei social. A fronte di fenomeni reali come crisi economica, povertà, mancanza di lavoro, criminalità, immigrazione, l’uso “cretino” dei social diffonde false notizie … la paura sul rischio di invasione … ogni stato è spinto verso la difesa di interessi nazionali a danno degli interessi comuni europei”.

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Josif Brodskij, nel suo “Il canto del Pendolo” mette in guardia i suoi giovani lettori (cito a memoria): “Diffidate dai grandi numeri, dalle maggioranze osannanti … se non altro perché dentro i grandi numeri più facilmente può nascondersi il male” .

“Liber” in latino significa “libro” e anche “libero”: vorrà pur dire qualcosa …

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