POLITICA E RELIGIONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Maggio, 2019 @ 7:45 am

Detto altrimenti: che c’azzecca?     (post 3587)

Siamo arrivati al culmine della paranoia: “I Santi protettori dell’Europa e soprattutto La Madonna Immacolata ci faranno vincere le elezioni”. Ma … se uno non crede nella nostra religione, perché ci si appella? E se ci crede, perché nomina il nome di Maria invano? Dice … ma il comandamento impone di non nominare invano il nome di Dio, non quello di Maria…. Dico: ah … vabbè…. allora … mi era sfuggito … scusate tanto.

Io affido il nostro destino a questi Santi …”. Destino, il nostro, nelle mani dell’Uomo del Destino … ma … non le avevamo già sentite questa parole?

E dalla folla fischi per Papa Francesco. Il Cardinale portavoce: “ La nostra Religione unisce, non divide. Appellarsi ai suoi simboli per motivi politici elettorali “è pericolso” (sic!). E’ Pericoloso? Traduciamo: “Attento ragazzo, che se insisti ci schiereremo apertamente contro di te”.

I crociati, i conquistadores, l’espansionismo arabo dei secoli scorsi, il nostro colonialismo, il nazismo con il suo Got mit Uns … : “Noi, uniti, contro”. Contro il nemico. Il nemico non c’è? Nessun problema, ce lo creiamo, nell’ordine: l’islamismo, i non cattolici, i cristiani “infedeli”, i “poveri selvaggi”, gli ebrei, i non ariani, i non tedeschi, gli immigrati, i non-leghisti.

E se ci accusano di corruzione “… noi non abbiamo tempo e spazio per le beghe. Se ci accusano di spaventare i mercati e di fare aumentare lo spread con la prospettiva di peggiorare il rapporto debito-Pil, noi tireremo dritto contro la matrigna Europa”.

Simulator et dissimulator omnium rerum, quo usque tandem Catilina abuteris patientia nostra?