NAZIONALISMI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Maggio, 2019 @ 10:02 am

Detto altrimenti: un danno doppio       (post 3589)

Ex libris, da libri (importanti, seri saggi storici) apprendiamo:

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Daniel R. Headrick, “Il predominio dell’Occidente” Ed. Il Mulino 2011, 326 pagine + 60 pagine di note – Il professor Headrick ci illustra lo svilupparsi del colonialismo di pari passo con lo sviluppo tecnologico (ad esempio: nel cuore dell’Africa non si andò fino all’avvento dei battelli a vapore).

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David Van Reybrouck, “Congo”, Feltrinelli 2010, 600 pagine + 45 pagine di note – L’inizio del colonialismo occidentale in Africa (1850) non fu dovuto solo o principalmente alle esigenze commerciali dei singoli imprenditori che si stavano lanciando ad utilizzare (“sfruttare”)  le nuove risorse e i nuovi mercati, ma fu generato soprattutto dai nascenti nazionalismi che “avvertivano l’imprescindibile esigenza di avere un posto al sole”. Emblematico il caso del Belgio verso il Congo. Il Belgio, un mini stato creato nel 1830, sotto la spinta del suo sovrano Leopoldo II nel 1876 convocò una conferenza di trentacinque esploratori, geografi e uomini d’affari da mezza Europa per porre le basi conoscitive dell’impresa “Congo Belga”.

Non è questa la sede per entrare nei dettagli. Mi permetto solo di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori una sottolineatura: il nazionalismo di ieri attraverso il colonialismo ha distrutto le culture locali, ha minato il loro naturale sviluppo, ne ha depredato le risorse generando situazioni di povertà, di conflitti armati, di schiavitù; il nazionalismo di oggi non vuole farsi carico della responsabilità della propria aggressione di ieri e respinge i flussi migratori (i nuovi schiavi) che tale aggressione ha generato.