UN PO’ …ST DI VACANZA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Luglio, 2019 @ 11:24 am

Detto altrimenti: “Far from the madding crowd” …   (post 3612)

1874, Thomas Hardy, il suo romanzo: “Via dalla pazza folla”. Ecco, andare in vacanza via dalla pazza folla. Un albergo semplice ma circondato da tanto, tanto spazio verde … due-tre ettari? Molto lo spazio erboso e ombroso per i giochi dei bimbi. Nessun problema per il parcheggio dell’auto nè, soprattutto per quello delle biciclette (e vi pareva!).

Affollamento zero: il mare è vicino, la spiaggia è deserta come ….

Affollamento zero!

… come è deserta la zona di partenza delle seggiovie della Paganella (TN) che aprono alle 08,30, che io mi ci presento mezz’ora prima dell’orario che a me mi piace sciare sullepiste vergini che i miei sci sono i Salom Race blu, quelli sulla destra, in attesa da 20 minuti e per altri dieci! Dice … ma tu vai al mare e non fai il bagno? E chi ve lo dice che io … magari un tuffo in mare alle 06,30 poi in albergo uno si veste “da bici” e via! E poi alle 11,00 ed alle 17, 00 … hai voglia a tuffarti!

Alle Foci del Bevano: affollamento zero!

Esco dal parco privato e con poche pedalate entro in pineta. Alle sette di mattina siamo solo di noi: chi corre, chi pedala, chi “piscia” il cane (verbo transitivo, tipo “Scendimi il cane che lo piscio”). Pedalo. Pineta-pineta, strada poderale-strada poderale, raggiungo le Foci del Bevano (km 10). Da qui alla Basilica di S. Apollinare in Classe. Sosta per fare il pieno di bellezza. Altri pochi km e sono a Ravenna. Ravenna-Mare, Lido di Dante, si rientra. Tot. 65 km.

L’albergo, meglio, “Casa per ferie”. Sono anni che una settimanella all’anno ce la facciamo. Qualche anno fa ci ho portato per una tre giorninbici un gruppo di quaranta colleghi della FIAB-Federazione Amici della Bicicletta, Trento: un successone! Il gestore, Claudio (347 3774691 – 0544 994517) ormai è un amico e sta addobbando adeguatamente i locali della hall. Dice … ma come si chiama questa casa per ferie? Eccola: “Stella Maris”. Si vabbè, ma in quale paesino si trova, per essere così isolata, tranquilla? Ecco: è a Milano Marittima centro! Maccome? MM Centro? Ebbene sì, raga, non ci crederete ma è vero: è al centro di una concentrazione turistica ma è difesa da un ampio parco, quasi connesso con il circuito delle pinete.

Chevvoleredipiù? Che Claudio iscriva il suo albergo-che-ha-tanto-spazio ad Albergabici-FIAB (v. internet); che le Amministrazioni pubbliche locali investano sempre di più sul cicloturismo. Perché? Be’ raga, se non altro perché lo stanno facendo tutte le località turistiche (V. Austria: Tirol Bike Safari; v. Sud Tirolo; v. Trentino; v….  etc.); perché si sta completando la Ciclopista del Sole oggi attiva dal Nord Europa al Brennero a Verona, lavori in corso 2019 Verona-Bologna e per il 2021 sulla Bologna-Firenze etc.  e la costa adriatica non deve essere tagliata fuori: si attivi la Regione, cribbio! Perché da qui, oltre che all’asse Nord-Sud verso il Delta del Po e Rimini e oltre, occorrerebbe quantomeno una bretella ciclabile dalla costa adriatica fino alla base dei SetteColli (Settecrociari, Bertinoro, Fratta, Polenta, Bertinoro, Settecrociari: un giretto da nulla, salitelle anche al 15-18 % … dai che ce la fate, con molto allenamento o con una e-bike!

Strade poderali da Cervia-Milano Marittima verso il Lido di Ravenna: affollamento zero!

Dice … ma in queste zone … pedalare in estate … non fa un po’ troppo caldo? Rispondo: intanto in pineta si sta bene. E poi il cicloturismo qui è da promuovere soprattutto nei mesi di giugno e settembre, più freschi: in tal modo inltre si destagionalizza, ovvero si allunga la stagione turistica classica. Insomma, visto che il turismo sta pedalando alla grande, occorre pensare alla grande: occorre cioè avere una visione d’insieme del fenomeno e del rapporto domanda-offerta del prodotto turistico.

Solo et pensoso i più diversi campi / vo pedalando a giri tardi et lenti / e gli occhi porto per seguire intenti / ove sentiero uman l’arena stampi. (Affollamento zero!)

Ma … MM è una frazione di Cervia, la romana FICOCLE, città che da sola merita tutta la nostra attenzione: il porto canale; le saline e il relativo museo; il centro storico nel suo “nuovo” quadrilatero di mura; le famose Terme, le sue pinete; i concerti in piazza; etc. …. E poi, vuoi mettere come ti accolgono?  Guarda bene la foto qui sotto! Ti ringraziano perchè tu hai scelto la loro  località turistica!


RIPRENDO A SCRIVERE DUE GIORNI DOPO:
“Rotta” 90°, una pista poderale verso la costa: sto costeggiando il fiume Savio che scorre a destra, nascosto dal piccolo argine. Affollamento zero!

L’altro ieri sera è piovuto: bene. Questa mattina le piste nelle pinete erano ancora bagnate, qua e là la sabbia era fangosa, le ruote scivolavano: dietro front e via per piste “ciclabili” poderali, asciugate dal sole (v. foto qui sopra). Ve ne è una rete molto vasta, perloppiù non segnalate il che vi dà il piacere della ricerca e della scoperta. Dove porterà, questa? E quella? Ma con il sole ci si orienta sempre! Oggi ho improvvisato un giro di 40 km su sterrato “poderale”. Lo so … avevo la e-bike, ma vi assicuro: con quei mega copertoni e con quel peso di bici (25 kg) alla fine le gambe le ho fatte girare ugualmente, e come! (Non dimenticate che vengo da tre mesi di “fermo” per quella spalla rotta a sciare il 25 marzo scorso, per cui sono a quota 300 km pedalati contro i consueti 2000 a ‘sta stagione!)

Strade poderali sconosciute ai più, attraverso campagne e laghetti (affollamento zero!)

Questo ulteriore “sistema bici-viario” andrebbe organizzato e sfruttato turusticamente: una risorsa in più per il territorio.