I PEDONI … (per quanto, anche i ciclisti …)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Luglio, 2019 @ 5:38 pm

Detto altrimenti: una regola di comportamento      (post 3619)

FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA … A VELA!
  1. Spesso il nostro procedere a piedi sul marciapiede è interrotto da un capannello di “colleghi pedoni” che chiaccherano tranquillamente occupando l’intera area di passaggio. Lo stesso capita ai ciclisti sulle piste ciclopedonali, spesso bloccati da analoghi ingorghi pedonali. Orbene, l’art. 190 del Codice della Strada sanziona gli intrattenimenti pedonali salottieri sui marciapiedi e sulla carreggiata. Per analogia credo che l’articolo si possa applicare anche agli intralci pedonali sulle piste ciclopedonali.
  2. Il pedone quasi sempre crede che la sua lenta velocità sia garanzia di sicurezza per se’ e per gli altri, ma non è così: eccovi un episodio. Procedevo lentamente in bicicletta mtb sulla pista ciclabile del lungolago di Riva del Garda, in direzione Riva-Torbole, pista fiancheggiata sulla destra da una pista pedonale. Una signora con cagnolino che procedeva sulla pista pedonale nella mia stessa direzione, volendo raggiungere una panchina posta alla sinistra della pista ciclabile, mi taglia la strada senza guardare. Per fortuna la mia velocità era ridotta e non ero distratto, altrimenti avrei investito signora, guinzaglio e cagnolino.
  3. Qualche giorno prima. Su una ciclopedonale. Procedevo lentamente con una bici da corsa. Davanti a me un maratoneta in allenamento, correva sulla destra della pista (errore: avrebbe dovuto mantenersi sulla sinistra!) nella mia stessa direzione. Nel momento in cui io arrivo alla sua altezza e lo sto superando, il tale ha fatto inversione di marcia. Morale: un livido ed un taglio nel mio gomito destro e per fortuna che sono riuscito a non cadere di lato!
  4. L’intuizione della traiettoria altrui. A scuola guida ti insegnano che devi cercare di prevedere le mosse dell’ “avversario”, cioè quella che potrà essere la traiettoria dell’altro automobilista, perché per causare un incidente basta un automobilista solo, ma per evitarlo bisogna essere bravi in due! E invece spesso accade che il pedone non consideri la prevedibile traiettoria del ciclista al quale basta un piccolo urto per cadere in terra. Cosa ci vuole ad aiutarsi a vicenda?
  5. Ma ce n’è anche per i ciclisti: Riva del Garda, ore 22,00 circa. Le strade del centro sono strapiene di gente che passeggia. Alcuni giovani ciclisti fanno lo slalom velocissimo fra i passanti: uno scarto, un errore, un imprevisto e ci scappa non dico il morto ma sicuramente qualche ferito.
Borghetto all’Adige
Verso Comacchio
Non ci fermano nemmeno le tenebre …

Dai … per oggi basta così, non vi pare?


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