SOLO E PENSOSO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Marzo, 2020 @ 12:07 pm

Detto altrimenti: 700 anni dopo … (post 3795)

Francesco Petrarca (1304 – 1374). Uno dei sonetti più famosi del suo Canzoniere. Inizia così:

Solo et pensoso i più deserti campi / vo mesurando a passi tardi et lenti, / et gli occhi porto per fuggire intenti / ove vestigio human l’arena stampi.

Il Petrarca si isolava per nascondere al mondo le sue pene d’amore. Questa mattina io, pur non avendo da nascondere agli occhi altrui alcun travaglio d’amore, passeggiavo “solo e pensoso” lungo il fiume che scorre davanti a casa mia, la Fersena, un fiume – altri dicono torrente – che scende dalla Val dei Mocheni per poi tuffarsi nell’Adige. Solo, per via delle regole che ci sono imposte dal “coprifuoco coronavirus”; pensoso, perché i pensieri mi fanno compagnia. Ed allora mi sono detto: cerca di cogliere gli aspetti positivi di questa situazione. Ho cercato, ci sono riuscito.

Solo e pensoso …

Nessuno scalpiccio di passi, nessun motore d’auto. Il silenzio … anzi, la musica: il gorgoglio delle piccole onde, il cinguettio degli uccelli.

Un airone cinerino immobile nell’acqua in attesa del passaggio del … cibo. A 900 m dal Duomo della città. Pensieri “leggeri”, se vogliamo, ma perché non farli? (foto di Luigi Zullo).

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Poi un altro pensiero, questa volta molto serio: la ricercatrice che per prima ha individuato la presenza del coronavirus; le infermiere, le dottoresse e le ricercatrici che si sfiniscono dal lavoro, quanto sono pagate? Dice … si sa, le donne … Ecco il punto, le donne, anzi, le Donne ovvero le Dominae della nostra vita, dal concepimento alla nascita e oltre. E oggi, custodi della nostra salute. Altre poi, in posti di alta responsabilità nelle strutture ospedaliere e mediche internazionali, intervistate dalla nostra TV: tutte Italiane all’estero! E noi? Noi strapaghiamo i calciatori (maschi, of course) perché loro sono attrattivi di masse di spettatori paganti (allo stadio e in TV). Ma se calcoliamo il numero di quanti sono “attratti” nel senso di debitori del lavoro delle Donne di cui sopra, vedremo che ne avremo di che riempire un’infinità di stadi di calcio e di ascolti TV! E allora, una conseguenza positiva di questa terza guerra mondiale dovrebbe essere la rivalutazione del ruolo e della remunerazione di infermiere, dottoresse e ricercatrici.

E voi, quali pensieri positivi maturate durante questa pausa forzata della corsa della vita?

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