L’AZIENDALIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Giugno, 2020 @ 3:11 pm

Detto altrimenti: si può fare, ma in modo “onesto”      (post 3927)

Quelli i servizi pubblici non sono tutti uguali. Il trasporto ferroviario ad esempio. È stato liberalizzato, vi sono più operatori che lo gestiscono: si dice che ciò giova alla concorrenza e quindi all’efficienza del servizio. Ma non è di questo che voglio scrivere, bensì del Servizio Sanitario Nazionale o “locale” quando, come nel caso della nostra provincia Autonoma, esso rientra fra le competenze decentrate, lasciate cioè in gestione alla nostra Autonomia Amministrativa Speciale.

.

In questo caso l’aziendalizzazione ha comportato due aspetti negativi: uno facilmente rimediabile, l’altro meno. Il primo consiste nel voler valutare un servizio anche molto sulla base del risultato economico. Il rimedio? Poiché il servizio è obbligato a fornire molte prestazioni gratuitamente o sottocosto, basta imputargli come “ricavi” tutti i propri costi non coperti da ricavi effettivi.  Ho imparato a conoscere questo sistema quando lavoravo nel Gruppo Siemens a Milano: in quell’ambito, tutti i costi del servizio assistenza tecnica non coperti da incassi effettivi (in quanto ad esempio rientranti nelle garanzie contrattuali) ai fini della sua valutazione annuale
venivano imputati come ricavi del servizio stesso.

Il secondo aspetto difficilmente rimediabile? La prevalenza del settore amministrativo gestionale su quello medico. In altre parole, la burocratizzazione. Ma qui il discorso è assai più complicato …

.

Passiamo a trattare di un altro servizio pubblico e prendiamo quelli prestato da una società comunale della sosta. Ha in concessone tot stalli auto. Il Comune destina un certo numero di stalli per alcuni giorni all’utilizzo gratuito di una manifestazione. Nulla in contrario, ma a fine anno la società, oltre al bilancio civilistico e a quello fiscale, redigerà anche un bilancio “calcolatorio”, che riporterà fra gli incassi anche quelli persi “per ordine” del Comune suo azionista.

.

Poco sopra vi parlavo della Siemens. Qui sopra vi dicevo di come veniva figurativamente “arricchito” il risultato economico di un servizio. Ora vi dico come veniva figurativamente “impoverito” quello finale della società. Infatti la valutazione del risultato di bilancio non viene fatta solo sui dati civilistici e fiscali di fine d’anno, ma il risultato – ai fini della sua valutazione da parte degli azionisti – viene impoverito degli utili che la società avrebbe dovuto generare, tenuto conto dell’intero capitale investito dall’azionista, cioè degli “interessi calcolatori”.

Quando si dice la Germania …