EMESSI I BOND IRREDIMIBILI!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Agosto, 2020 @ 4:12 pm

Detto altrimenti: oggi, fine agosto 2020, come auspicato da me nel marzo 2020!   (post 4000)

Cercavo un argomento degno del post n. 4000 e l’ho trovato, anzi, lui ha trovato me! Nel marzo scorso, in pieno coprifuoco Covid19, insieme all’amico Gianluigi De Marchi scrivevo un libro, pubblicato il mese dopo, una parte centrale del quale era occupata dall’ invito agli enti pubblici ad emettere bond irredimibili (perpetui), ovvero TIR, Titoli Irredimibili di Rendita (non di debito), rispetto ai quali l’ente emittente corrispondesse un tasso superiore e non fosse obbligato alla restituzione del capitale. Sull’argomento trovate molti post qui sul blog. Oggi, il quotidiano “Italia Oggi” alle pagg. 1 e 2 pubblica la notizia: in data 25 agosto 2020, la Banca Intesa Sanpaolo ha emesso la prima delle due tranche previste di una emissione di  totali 750 milioni di euro al 5,5% ed ha ricevuto offerte di acquisto per 6,5 miliardi per le due tranche. Nel silenzio dell’articolo (di Paolo Panerai) si presuppone che la tassazione sia del 26% trattandosi di emissione privata. Facoltà della banca (non obbligo) di riacquistarli dal 2028. Ove lo Stato emettesse questi titoli in sostituzione volontaria delle tranche in scadenza di titoli redimibili, ridurrebbe il proprio debito pubblico e migliorerebbe la propria finanza.

Analoghe operazioni potrebbero essere fatte da ogni ente pubblico (UE, Stati) anche locali: in quest’ultimo caso sulla scia dei BOC, BOP, BOR – Buoni Ordinari Comunali, Provinciali e Regionali per i quali la legge in vigore (art. 35 delle L. 23.12.94 n. 724) prevede un rendimento superiore di un punto rispetto ai rendimenti dei titoli redimibili statali, una tassazione al 12,5% , una scadenza superiore ai cinque anni e la destinazione obbligatoria a investimenti, con la possibilità di essere convertiti nella azioni delle società di scopo. Tuttavia i titoli degli enti locali, oggi, hanno una scadenza e quindi sono un debito (almeno fino a quando non sono convertiti in azioni).

In ogni caso si tratta di indirizzare volontariamente la finanza privata (circa 4500 miliardi) verso investimenti pubblici.

Firmato: Riccardo Lucatti, candidato Piutrentoviva a sostegno del candidato sindaco Franco Ianeselli.

#piutrentoviva #siamotrento