UNA FAVOLA MODERNA: LA SALITA AL COLLE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Gennaio, 2021 @ 6:49 am

Detto altrimenti: il Re è nudo      (post 4568)

IL RE E’ NUDO ma secondo me è anche un po’ un buona fede, ovvero ingenuo.

Sa, Maestà, a questo mondo nemmeno un cane muove la coda se non gli si fa intravedere un osso, nessuno fa niente per niente e tutta questa foga nel difenderla, Le pare normale? “Cui prodest, cui bono” direbbe CICERONE, un avvocato anche lui, Lei lo conosce? A chi giova, chi ci guadagna? Possiamo ben capire che l’essere proiettati al livello che Le hanno assegnato, possa far perdere un po’ di lucidità, è umano, e poi “comandare è meglio che … ” insomma ci siamo capiti, però una Sua riflessione ora s’impone.

All’inizio era … no, non sto citando il Vangelo, ma solo il Suo inizio, quando Lei aveva quei due Vicerè, ricorda? Poi Lei ha messo una Sua mano sulla spalla di uno dei due e lo ha congedato, poi un tale ha fatto parlare fra di loro chi non si parlava e Lei è rimasto sul trono.

Solo che proprio quelli che oggi La difendono a spada tratta sono contro la monarchia e stanno macchinando per instaurare la democrazia diretta, diretta da loro: basta con la monarchia sia pure costituzionale! Vogliono la democrazia ma non quella parlamentare, vogliono quella diretta da poche persone, da loro stessi, cioè un’oligarchia.

Nel frattempo avevano cercato di fare fare a Lei il gioco sporco, quello di gestire “riservatamente” il tesoro del regno: ma Le pare normale che un tesoro di quelle dimensioni potesse non far gola a quei cortigiani? E hanno mandato avanti Lei perchè a loro scappava da ridere …

“DEMOCRAZIA E SEGRETO”, un bel libro di tale NORBERTO BOBBIO: in democrazia non devono e non possono esistere segreti, nè nella formazione delle decisoni (ad esempio circa l’utilizzo del Recovery Fund) nè sulle decisioni assunte. Il Governo governa, i cittadini controllano e valutano. M se il Governo governa in segreto …

E poi, mi perdoni, tutta qualla liberalità, mancette, stipendietti, sconti per gli acquisti di tutto e di più monopattini compresi … via … va bene dati i tempi, “ma però” (ma però) un pensierino a come impostare sin d’ora il rientro del debito pubblico io lo avrei visto bene, non Le pare? E invece no, Paese dei Balocchi per tutti, ma … quo usque tandem? Fino a quando?

Lei ora dice che ci vuole unità: belle parole, Maestà, ma il primo a dividere è stato Lei quando ha diviso la sua Corte in due sotto Corti: quella “sua-sua riservata” e l’altra.

“SIMBOLI AL POTERE”, un bel libro di GUSTAVO ZAGREBELSKY: quando qualcuno vuole appropriarsi personalmente di un simbolo, esso da elemento di unione che apparteneva a tutti quelli che ci si riconoscevano, da fattore di unione – dicevo – diventa fattore di divisione e di guerra.

Sa come scriveva un POETA morto 700 anni fa? Scriveva “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”. Ma c’è sempre modo di ravvedersi: accettare il generoso regalo del MES, completare la revisione dell’utilizzo del Recovery Fund e sciogliere la Recovery Band. Che ne dice?