PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO – E’ L’ORA DI UNA DONNA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Maggio, 2022 @ 3:24 pm

Prossime elezioni provinciali: qualcuno le chiama “amministrative”, altri “politiche partitiche”: io preferisco chiamarle nel significato dell’antica Grecia dove si usava la locuzione teknikì politikì, ovvero capacità tecnica di gestire la polis: infatti la definizione più corretta delle prossime elezioni provinciali è “politiche” nel senso più nobile del termine, cioè tali da individuare quale candidata/candidato alla presidenza della Provincia e poi quale presidente della stessa, una persona veramente preparata e capace di svolgere quel difficile compito e di organizzare il lavoro di una struttura molto complessa, sia a Trento che nei rapporti con Bolzano, l’Euregio e Roma.

Da parte di taluno correttamente ci si oppone a che prendano campo le manovre partitiche per la candidatura del solito “maschio dominante”, me che si proceda con le elezioni primarie per individuare la candidata/il candidato presidente.

“Le parole sono pietre” scriveva Don Milani ad una professoressa, e le “pietre” che io sto usando, di doppio genere ad iniziare dal genere femminile, esprimono già il mio “pensiero dominante”, visto che sono assolutamente a favore della “parità dei numeri di genere”. Utilizzo questa definizione perché innanzi tutto è ai numeri che dobbiamo fare riferimento: purtroppo essi – ove riferiti al genere femminile – sono “negativi” anche se non sono preceduti dal previsto segno matematico meno. Infatti in Trentino la partecipazione femminile è molto scarsa:

Il ricorso alle “primarie” consentirebbe agli elettori di valutare in confronti diretti canditate-i, e sicuramente ciò non dovrebbe preoccupare chi già ora è convinto di avere pronto un uomo super concorrente, per cui non si comprenderebbe una sua obiezione a questa procedura.

L’obiezione poi che si fa contro la proposta della parità numerica di genere è che non debba valere l’essere Donna ad attribuire il diritto ad un tale posizionamento, bensì che si debba dare la preferenza alle persone migliori, più preparate: vincano le migliori/i migliori. Al che mi permetto si sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori alcune sottolineature:

E invece dobbiamo guardarci intorno sin d’ora, onestamente, e vedere se per caso non abbiamo già fra di noi una Donna che sia anche Domina e cioè completamente padrona dei ruoli di cui si tratta, ovvero prima di candidata e poi di Presidente della Provincia Autonoma di Trento e che anche per età e per esperienza maturata in ogni ambito politico locale e non, abbia titolo ed anche la super energia necessaria per svolgere quel compito.

In tal modo si supererà anche il pregiudizio contro le Donne, dovuto – come tutti i pregiudizi – a ignoranza e/o interesse e/o timore: il che sarà la maggiore rivoluzione, se non l’unica, dei nostri tempi.

Anche perché così facendo potremo costatare come la caratteristica tipica del genere femminile della “ricerca della relazione con gli altri” produca in ambito sociale, economico e politico risultati di gran lunga migliori della caratteristica maschile di “imporre a tutti e con ogni mezzo e comunque la propria volontà”: anche a Rimini e soprattutto, purtroppo, anche in campo internazionale!