LA NUOVA TELECABINA TRENTO-MONTE BONDONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Marzo, 2023 @ 9:13 am

Cosa volete, lo so che ormai sono un VIP-Vecchietto In Pensione, ma ho fatto il manager capo azienda per una vita e “zitto proprio un mi riesce di starci” per dilla nel dialetto di quel toscanaccio del mi’ babbo di Montalcino, che poi oggi è la festa di tutti i babbi o papà che dir si voglia, perché il termine babbo usato in Toscana ed in Emilia Romagna (e anche altrove), ha un significato negativo in un’altra regione (Sicilia), dove “babbiare” significa dire fesserie. Ecco, intendiamoci,  io qui tutto vorrei dire e scrivere tranne che “babbiare”.
Nel frattempo, da anni “a me mi” hanno messo a capo del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista del mi’ partito, ITALIA VIVA TRENTINO. Ed allora ecco qui le “mie” linee guida per la realizzazione della Cabinovia Trento-Monte Bondone:

  1. creare spa multiservice mista pubblico-privata a maggioranza pubblica locale, insieme a parcheggi e farmacie per il recupero delle forti imposte sugli utili di bilancio oggi versate allo Stato da questi due settori;
  2. per la Spa multiservice individuare:
    1. un Presidente per i rapporti istituzionali con la politica provinciale e comunale trentina e bolzanina;
    1. un  AD-DG-General manager Capo Progetto che a sua volta operi attraverso una serie di capi-progetto settoriali;
    1. all’interno del Comune di Trento e della Provincia Autonoma di Trento, il dirigente/assessore responsabile di dialogare costantemente con l’AD-DG di cui sopra;
  3. fare lanciare alla Spa un bando per la ricerca degli azionisti di minoranza tenuti alle prestazioni accessori di cui all’art. 2345 del C.Civile (progettazione cabinovia);
  4. emettere obbligazioni BOC-BOP ex art. 35 l. 724 del 23.12.1994 con durata superiore a 5 anni, rendimento +1 rispetto ai titoli statali, rendimento garantito da un pool di banche locali, convertibili in azioni privilegiate della spa multiservice fino al 49%, sottoscrivibili anche da turisti (utilizzare anche la “rete di vendita” costituita dalle strutture alberghiere);
  5. calcolare il fatturato dell’indotto generato dalla cabinovia e computarlo statisticamente fra i ricavi della Spa;
  6. calcolare gli ammortamenti della cabinovia solo come ammortamenti finanziari, quanto meno ai fini statistici;
  7. strategicamente, inserire l’opera nell’idea-progetto del Trentino Alto Adige Bike Safari (“safari” significa “viaggio”) sull’esempio del Tirol Bike Safari (700 km di ciclodiscese messe in rete!), iniziando
    1. a creare un nuovo prodotto turistico – la valorizzazione dei dislivelli anche in primavera e autunno – in presenza della diminuzione delle nevicate e del fortissimo aumento del cicloturismo con le e-bike;
    1. a collegare le piste ciclabili della Valle dell’Adige con l’attuale sistema ciclabile dell’Altogarda Trentino e l’imminente ciclopista circumlacuale del Lago di Garda;
    1. in parallelo alla realizzazione in corso del collegamento ciclabile Trento-Valsugana, iniziando a disegnare – dopo l’esistente asse nord-sud – un SECONDO NUOVO ASSE CICLABILE, QUELLO EST-OVEST dalla Valsugana a Trento, Bondone, Rovereto, Riva del Garda;
    1. a disegnare un TERZO ASSE FERROVIARIO-CICLABILE Tonale-Trento-Venezia.

Non mi si dica che per un progetto simile occorre attendere l’iniziativa della Provincia: infatti il comune di Trento è “Capoluogo”; è il PRIMO Ente interessato, cioè è  l’Ente Precedente,  e come tale ha tutto il diritto/dovere di assumere questa iniziativa anche per il principio di sussidiarietà che recita “Non faccia l’Ente successivo ciò che può fare meglio e prima l’Ente precedente”.

Comunque, se mi sbaglio mi corigerete.