UNA PROPOSTA PER LA NUOVA CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Settembre, 2023 @ 3:14 pm

Già nelle ultime elezioni comunali ITALIA VIVA ha patrocinato la realizzazione dell’infrastruttura. Si riprende ora il tema, in occasione delle imminenti elezioni provinciali, con un contributo del candidato Riccardo Lucatti, responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA TRENTINO.

Inizia

“Il mio intervento non riguarda i rilevanti positivi aspetti strategici o i complessi aspetti ingegneristici dell’opera, bensì quelli del suo finanziamento e del suo bilancio di esercizio. Premetto che utilizzerò le notizie raccolte dai giornali e comunque di cifre arrotondate, perché ciò che importa sono i concetti che stanno alla base dei miei ragionamenti.

La realizzazione dell’impianto sembrerebbe costare circa 70 milioni di euro. La metà sembrerebbe già assicurata da Roma. Pare che il Comune intenda lanciare un bando di gara in Project Financing per reperire chi la realizzi finanziando le risorse ancora mancanti, contro il rilascio a suo nome di una concessione pluriennale.

Al che mi sorgono alcune perplessità: il Comune sarebbe vincolato nella definizione delle tariffe per molti anni, in quanto il finanziatore-gestore privato vorrebbe poter essere libero di fissarle, al fine di ricavare dalla gestione quanto serve al pareggio del bilancio e a remunerare il capitale investito e ciò di fronte ad una gestione che potrebbe faticare a raggiungere l’equilibrio di bilancio.

Sulla base di queste considerazioni mi sembra difficile pensare che al Comune convenga impegnarsi in tal senso per molti anni (decenni) e comunque che si trovi un privato che accetti il rischio della mancata remunerazione del proprio investimento.

Sgomberato il campo dalle mie perplessità, vengo alla mia idea.

  1. Sembra che la gestione dell’impianto possa raggiungere, ben che vada, il pareggio di bilancio;
  2. Il Comune potrebbe far realizzare l’impianto da una sua nuova SpA multiservice, che oltre alla cabinovia, comprendesse anche le SpA dei parcheggi e delle farmacie le quali sono in forte attivo di bilancio e ogni anno versano importanti somme all’erario.
  3. Così facendo, l’eventuale sbilancio di gestione della cabinovia sarebbe coperto con parte delle imposte non più versate all’erario dalle due citate società. Inoltre la nuova SpA multiservice chiuderebbe il proprio bilancio in attivo.
  4. Questa impostazione potrebbe convincere la Provincia a finanziare la (metà – x) dell’investimento necessario, restando in posizione di minoranza azionaria rispetto all’azionista Comune.
  5. La buona redditività della nuova SpA multiservice potrebbe essere attrattiva anche per investitori privati (residenti e – attraverso la rete dei nostri alberghi e delle nostre filiali bancarie – anche turisti italiani e stranieri!) eventualmente (ripeto, eventualmente”) attraverso l’emissione di BOC/BOP, Buoni Ordinari Comunali/Provinciali (durata non inferiore a 5 anni, rendimento di un punto superiore al rendimento dei titoli di Stato, convertibili in azioni della multiservice di scopo) ex art. 35 della L. 23.12.94 n. 724.

Al di là dei passaggi tecnici, le tre componenti principali e innovative della proposta sono:

  1. Evitare di pagare inutilmente imposte all’erario ed utilizzarle a fini locali;
  2. il coinvolgimento finanziario della Provincia anche in posizione di azionista non di maggioranza;
  3. l’attivazione delle nostre reti esistenti – alberghi e filali bancarie del territorio – per il coinvolgimento volontario della ricca finanza privata di residenti e turisti”.

Finisce, ma  se mi sbaglio mi corigerete …