ITALIA VIVA, PARTITO “FILIERA” E LA CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Settembre, 2023 @ 2:39 pm

In occasione della mia candidatura in ITALIA VIVA alle ultime elezioni comunali a Trento, insieme ad alcuni colleghi mi sono occupato di rilanciare l’idea-non-ancora-progetto della nuova cabinovia Trento-Monte Bondone. Già in quella occasione prospettavo la rilevante valenza strategica provinciale e regionale di un progetto, valenza che riprendo ora, da candidato ITALIA VIVA alle prossime ELEZIONI PROVINCIALI DEL TRENTINO. Ciò non deve stupire, perché ITALIA VIVA è un “PARTITO FILIERA”, cioè una Entità Politica che opera come un anello di un’unica catena di trasmissione politica nella quale i problemi di ogni “livello elettorale” sono collegati come causa ed effetto a quelli degli anelli precedenti o successivi. Fatta questa premessa, preciso che il mio intervento non riguarda gli aspetti ingegneristici dell’opera, bensì quelli del suo finanziamento, del suo bilancio di esercizio e della sua funzione altamente strategica.

Premetto che utilizzerò le notizie raccolte sulla stampa locale e comunque di cifre arrotondate, perché ciò che importa sono i concetti che stanno alla base dei ragionamenti sottoposti all’attenzione delle lettrici e dei lettori.

La realizzazione dell’impianto sembrerebbe costare circa 70 milioni di euro. La metà sembrerebbe già assicurata da Roma. Pare che il Comune intenda lanciare un bando di gara in Project Financing per reperire chi la realizzi finanziando le risorse ancora mancanti, contro il rilascio di una concessione pluriennale per la gestione dell’impianto.
Al che il Comune sarebbe vincolato nella definizione delle tariffe per molti anni, in quanto il finanziatore-gestore privato vorrebbe essere libero di fissarle, al fine di ricavare dalla gestione quanto serve al pareggio del bilancio e a remunerare il capitale investito.
E ciò di fronte ad una gestione che sembrerebbe sin d’ora (il condizionale è d’obbligo) avere qualche difficoltà a raggiungere nella fase iniziale l’equilibrio di bilancio. A meno dell’inserimento nel contratto di una “minuscola clausoletta di salvaguardia” che impegnerebbe il Comune a integrare eventuali disavanzi!

Sulla base di queste considerazioni mi sembra difficile pensare che al Comune convenga impegnarsi in tal senso per molti anni (decenni) e ugualmente arduo trovare un privato che accetti il rischio della mancata remunerazione del proprio investimento.Sgomberato il campo da queste perplessità, vengo alla mia proposta.

1. Il Comune potrebbe far realizzare l’impianto da una sua nuova SpA multiservice, che oltre alla cabinovia, comprendesse anche le SpA dei parcheggi e delle farmacie le quali sono in forte attivo di bilancio e ogni anno versano importanti somme all’erario;

2. così facendo, l’eventuale sbilancio di gestione della cabinovia sarebbe coperto con parte delle imposte non più versate all’erario dalle due citate società. Inoltre la nuova SpA multiservice chiuderebbe il proprio bilancio in attivo;

3. questa impostazione potrebbe convincere la Provincia a finanziare sino a quasi la metà dell’investimento necessario, restando in posizione di minoranza azionaria rispetto all’azionista Comune;

4. il nuovo impianto sarebbe il primo anello della catena dei sistemi di risalita su cavo formata da impianti già esistenti, per la realizzazione di un sistema provinciale e regionale di ciclo discese, sull’esempio dell’austriaco Tirol Bike Safari che da anni ha messo in rete ben 750 km di ciclo discese, attirando anche in primavera e autunno folle di ciclo turisti;

5. la buona redditività della nuova SpA multiservice potrebbe essere attrattiva anche per investitori privati (residenti e – attraverso la rete dei nostri alberghi e delle nostre filiali bancarie – anche turisti italiani e stranieri!) eventualmente attraverso l’emissione di BOC/BOP, Buoni Ordinari Comunali/Provinciali ex art. 35 della L. 23.12.94 n. 724 che prevede per questi titolo durata non inferiore a 5 anni, rendimento di un punto superiore al rendimento dei titoli di Stato, convertibilità in azioni della SpA multi service di scopo.

Le tre componenti principali e innovative della proposta sono:

1. Evitare di pagare inutilmente imposte all’erario ed utilizzarle a fini locali;

2. il coinvolgimento finanziario della Provincia in un’opera “comunale” anche in posizione di azionista non di maggioranza per la realizzazione di una struttura che lancerebbe il turismo provinciale nelle stagioni intermedie di primavera e autunno;

3. l’attivazione delle nostre reti esistenti – alberghi e filali bancarie del territorio – per il coinvolgimento volontario della ricca finanza privata di residenti e turisti.

Riccardo Lucatti, candidato ITALIA VIVA alle elezioni provinciali del 22 ottobre 2023 – Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista e Membro del Coordinamento Provinciale ITALIA VIVA TRENTINO. #italiavivatrentino