CRISI NELLA FORMAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Novembre, 2023 @ 9:21 am

Quotidiano trentino “ilT”, 28 novembre 2023, pag. 16 – LORENZO DELLAI viene intervistato e fa una analisi affermando “da osservatore, al di là di ogni faziosità politica, in linea generale sono sicuramente desolato nel vedere questa commedia, ma non sono affatto stupito”.

La Senatrice XVIII DONATELLA CONZATTI, coordinatrice regionale ITALIA VIVA -IL CENTRO – RENEW EUROPE analizza quell’intervista come segue:

Inizia

Lorenzo Dellai sembra dirci: “Scusate non abbiamo fatto tutto il possibile per vincere e lo sapevamo sin dall’inizio. Ma nella più totale incapacità di autocritica preferiamo scaricare la responsabilità su quella destra talmente e platealmente cialtrona”.
Intanto fermiamoci sul termine “osservatore” che prende le distanze da quello di “allenatore” di qualche mese fa, quasi a dire che la sconfitta del suo centrosinistra non dipende affatto dalle sue scelte. E invece il pericolo in cui versa l’Autonomia trentina è figlio proprio di quelle scelte, sue e di quelle dei soliti accoliti:
– la scelta sbagliata di avere voluto puntare su un candidato figlio della solita dinastia e non figlio (o addirittura figlia, perché no?) di una proposta veramente moderna, innovativa e di governo per il Trentino;
– la scelta sbagliata di avere messo in campo il solito progetto politico di alleanza, quel medesimo schema di sempre, quello schema che ormai conoscono tutti, ovvero: il PD, con la solita civica territoriale e un po’ di autonomismo. E il risultato è proprio quel vecchio centrosinistraautonomista, sì, quello già clamorosamente bocciato dagli elettori trentini nel 2018;
– la scelta sbagliata di “spiegare” che l’unico centro fosse quell’ennesima civica con un nome diverso, ma con lo stesso nonsense, che ha disperso i voti di quel centro vero (quell’8,4% alle ultime politiche) che non è affatto centrosinistra e non è affatto una civica, ma che invece al contrario è politica territoriale, nazionale ed europea, quel centro che ha fatto la differenza nelle vittorie delle ultime elezioni politiche;
– la scelta sbagliata di contrapporre nazionale e locale, quando invece l’unica contrapposizione utile all’Autonomia doveva e deve essere tra la capacità di governo e la cialtroneria;
– la scelta sbagliata di confondere due posizionamenti, quello nazionale a quello europeo, perché è evidente a tanti che chi governa un’Autonomia deve avere una filiera istituzionale nazionale ed europea. E perché è evidente che alle Europee le civiche territoriali lasceranno libertà di voto proprio per quell’incapacità di scegliere senza spaccarsi in tanti rivoli (come già accaduto alle Europee del 2014):
– la scelta sbagliata di contrapporre due modelli di potere, quello vecchio a quello nuovo, invece di mettere in campo un sogno politico che potesse davvero appassionare e convincere.
Che l’autonomia fosse in ALLARME ROSSO lo si sapeva mesi fa. Ma non si poteva vincere con una proposta così antica e stanca. E lo si vedeva talmente chiaramente che qualcuno parlava di un disegno pianificato così in attesa di “Godot” nel futuribile 2028.
Facci il favore Lorenzo Dellai, basta sermoni, perché c’è pure chi ancora segue il pifferaio ma i più sanno benissimo come stanno le cose: seguire il pifferaio è tanto inutile quanto seguire la nuova cialtroneria di destra. E proprio per questo noi ripartiamo dalle cose utili: dalla politica di CENTRO capace di capire, decidere e fare.

Finisce

F.to Riccardo Lucatti, ITALIA VIVA -IL CENTRO – RENEW EUROP