CARO GIORGETTI TI SCRIVO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Dicembre, 2023 @ 10:09 am

… così mi sfogo un po’. Se io, quando nella mia vita di lavoro ero Direttore Generale di una grande SpA finanziaria di partecipazioni di un gruppo molto indebitato, mi fossi rivolto al mio azionista spiegando la gravità della situazione che avevo trovato e le difficoltà per risanarla, quell’azionista mi avrebbe detto: “Dottore, noi non la paghiamo perchè ci spieghi queste difficoltà, ma perchè le risolva”. Io non mi giustificai in quel modo, bensì risolsi la situazione.

Ora, “a me mi” pare che ogni discorso che sento da codesto governo, sia l’esposizione della cause pregresse della difficile situazione attuale; sia di breve spazio e di breve periodo; che ogni intervento sia circosritto a se stesso … insomma, che manchi una visione d’insieme o, peggio, la capacità di affrontare questo “insieme”.

Io non ho alcuna bacchetta magica nè la pretesa di avere la soluzione, ma non posso fare a meno di cercare di avanzare proposte sulla base di un vita di esperienze di lavoro quale top manager in SpA operative e finanziarie d’ogni tipo e dimensione. mio avviso occorre una decisione coraggiosa, RIFORMATRICE dell’approccio, manageriale e strategica ( = indispensabile e insostituibile) per

1) diminuire il debito pubblico ed al contempo aumentare la liquidità del Tesoro;
2) avviare una serie di investimenti a tutela del dissesto idrogeologico (ripristinare il progetto RENZI/PIANO);
3) rivedere l’ordine delle priorità del paese;
4) avviare investimenti produttivi di utili e soprattutto di molta finanza.

Sul punto 1) propongo che il Tesoro emetta Titoli Pubblici Irredimibili Rendita con espressa esclusione del “diritto” di riscatto (quindi non della possibilità del loro libero riacquisto alla borsa valori!) IL CHE LI FA RICLASSIFICARE COME TITOLI NON DI DEBITO. Se emessi in sostituzione volontaria di tranche di titoli di debito in scadenza, ridurrebbero di pari importo il debito pubblico. Ulteriori emissioni aumenterebbero la liquidità del Tesoro senza aumentare quel debito.I maggiori esborsi a fronte del loro maggiore rendimento sarebbero più che compensati dai mancati esborsi in linea capitale.QUESTE EMISSIONI ATTIREREBBERO VONTARIAMENTE VERSO IL NOSTRO SETTORE PUBBLICO LA RICCA FINANZA PRIVATA ITALIANA ED ESTERA. Tre anni fa una grande banca italina emise 1,5 miliardi di propri Irredimibili ricevendo richieste di acquisto per ben 6 miliardi! E gli Irredimibili bancari in quanto titoli privati sono a tassati al 24% mentre quelli pubblici solo alla metà!


Il punto 2) non necessita di ulteriori approfondimenti.

Lascio a Lei e a chi mi legge lo sviluppo dei punti 3).

Sul punto 4) si potrebbe cominciare a vendere o anche a svendere il ricchissimo patrimonio immobiliare pubblico inutilizzato (centinaia di miliardi di euro), per tranche annuali per non turbare il mercato immobiliare, attraverso un apposito fondo immobiliare.Sui punti 1) e 4) da tre anni ho ampiamente scritto nel mio libro qui sotto.

F.to un vecchio top manager, aderente a ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE