ISRAELE, PALESTINA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Gennaio, 2024 @ 4:33 pm

PREMESSA

– Occorre conoscere la storia millenaria di quella terra, con particolare attenzione – da ultimo – agli impegni della GB assunti durante la prima guerra mondiale.
– Non bisogna confondere l’ebraismo (religione) con il sionismo (ideologia politica) il cui fine è l’affermazione di un principio assoluto: il diritto alla nascita di uno Stato ebraico in quelle terre.- Il terrorismo, il cinismo e l’integralismo sono da condannare da qualunque parte provengano.
– L’etica del risultato (vittoria in guerra, n.d.r.) porta al cinismo; l’etica dei princìpi conduce all’integralismo (così Norberto Bobbio in “Elogio della mitezza” pag. 64).

ORA POSSO COMINCIARE

Uno dei libri che ho letto sulla questione palestinese è quello qui sotto, di Salwa Salem.Salwa, nata in Palestina nel 1940, cacciata dalla sua casa nel 1948, emigrata in Kuwait (1959-1966) e a Damasco, sposa a 26 anni, tre figli, riemigrata in Austria (1966-1970) e in Italia (Parma, 1970-1992). Morta di malattia nel 1992, non prima di avere raccontato la sua storia ad un’altra donna, Laura Maritano, Torinese del 1965, che l’ha aiutata nella stesura del libro.

Una bambina, una ragazza, una madre, una Donna, la stessa persona: racconta di quando in Palestina Palestinesi, Ebrei ed altre genti, in modo naturale e spontaneo avevano impostato una pacifica convivenza; di quando lei aveva una casa, una famiglia, un giardino, tanti amichetti, una vita serena; di quando improvvisamente “Via, va via, questa casa non è più tua!”Stragi, violenze: perché?

Le mie annotazioni non vogliono essere politiche, ma leggere questa testimonianza richiama alla memoria la caccia nazista all’ebreo o la strage degli Armeni ad opera dei Turchi.Solo una Donna poteva descrivere tutto ciò con l’equilibrio usato da Salwa, solo una Donna forte come lei poteva reimpostare la sua vita, continuare a lottare per le sue idee e per la libertà di tutti i popoli, vivere con il vento nei capelli, sposarsi, avere tre figli, tenere conferenze fra cui una a RIVA DEL GARDA, solo una Donna come lei poteva sopravvivere a se stessa, attraverso la sua testimonianza.

La scrittura è lineare, incisiva, completa di ogni dettaglio essenziale, senza fronzoli e autocommiserazioni e proprio per questo ancora più toccante. Non è un romanzo. E’ la storia di una Persona, di una Famiglia, di un Popolo: storia vissuta sulla propria pelle.