VENDITE DI SPA ALL’ESTERO: SCRIVE MATTEO RENZI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Gennaio, 2024 @ 9:20 am

Inizia

“Ieri la Presidente del Consiglio ha attaccato John Elkann per “aver venduto la FIAT ai francesi” e poi Repubblica dicendo che il quotidiano di Maurizio Molinari non ha diritto di criticare le privatizzazioni che ha in testa la Meloni perché la proprietà di Repubblica è in mano a Elkann.Abbiamo registrato l’ovazione da parte di chi non ha mai amato la Fiat, la famiglia Agnelli, Villar Perosa, la Juve e il dominio sabaudo, ma ciò che ha detto la premier è gravissimo. Nessuna antipatia verso la proprietà di Stellantis può giustificare una sgrammaticatura così volgare e insidiosa. In Italia la libertà di iniziativa economica è costituzionalmente garantita.

“L’ho detta grossa?”

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SE IO DECIDO DI VENDERE UNA MIA PROPRIETÀ IL PREMIER NON HA DIRITTO DI METTERE IN DISCUSSIONE LA MIA SCELTA. MENTRE SE IL PREMIER DECIDE DI VENDERE UN BENE PUBBLICO QUALE LE QUOTE DI ENI CHIUNQUE HA IL DIRITTO DI CRITICARE. ANCHE E SOPRATTUTTO UN QUOTIDIANO CHE ILLUSTRA UNALEGITTIMA POSIZIONE DI DISSENSO RISPETTO AL GOVERNO.

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Direi proprio di si …”

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È l’ABC della democrazia. Ieri la Meloni ha ferito la libertà di stampa ma anche la libertà d’impresa. E lo ha fatto come ritorsione a una critica. John Elkann può stare simpatico o meno. Ma i liberali alle vongole che oggi lo attaccano dovrebbero rendersi conto della gravità della posizione di Giorgia Meloni, una Influencer sempre più nervosa, sempre più restia a tollerare il dissenso”.

Finisce

Mi permetto di aggiungere: la PCM ha l’AUTORITA’ che le hanno consegnato le elezioni. Purtroppo non ha anche AUTOREVOLEZZA, che è una “cosa” che uno deve avere di suo oppure non c’è nulla da fare. L’AUTOREVOLEZZA deriva dalla CREDIBILITA’ che a sua volta deriva dalla propria STORIA e CULTURA (in questo caso democratica, liberale, economica, finanziaria, etc.).