IL RAPPORTO FRA LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ED I “SUOI” COMUNI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Marzo, 2024 @ 3:33 pm

Sono stato a capo della funzione “Finanza Italia” di una grande finanziaria, la STET- Società Finanziaria Telefonica per Azioni, Torino-Roma, la maggiore finanziaria del Paese.

Le società nostre controllate erano oltre una ventina, operanti nei settori della comunicazione e dell’elettronica civile e militare: fra di esse cito: SIP, Italtel, Selenia, Elsag, Sirti, SGS Ates, Cselt, Seat, e molte altre, anche all’estero. La STET era una finanziaria di pattecipazioni “mista” ovvero gestiva anche qualche funzione operativa delle sue SpA: in particolare la finanza.
Il rapporto della capogruppo con le società operative era diverso a secondo del loro peso specifico: ad esempio tendeva ad essere fianziario puro (gestione delle funzione finanziaria) con le laggiori e maggiormente operativo con le minori.

Ecco a cosa penso quando scrivo che il rapporto fra la nostra Provincia Autonoma ed i Comuni dovrebbe aricolarsi con la stessa gradualità: essere soprattutto da società finanziaria pura con i comuni maggiori (capogruppo in testa) ed essere via via sempre più operativo man mano che la dimensione dei comuni diminusce ed il loro numero aumenta.

Ciò anche sulla base del principio di sussidiarietà che recita “Non faccia l’ente successivo ciò che può fare prima e meglio l’ente precedente” (avrete notato che non parlo di enti superiori/inferiori …). In tal modo, inoltre, si eviterebbe il rischio della separazione del potere (decisionale) dalla responsabilità (dei risultati).