RANZO (TN): UN MONDO A PARTE! – 2 (notizie “a pedali”- continuazione dal pot precedente)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Aprile, 2024 @ 6:43 am

Se pedalate lungo le bellissime piste ciclopedonali della “busa” del Garda (Altogarda Trentino) da sud verso nord, nella valle del fiume Sarca da Riva del Garda – Arco – Sarche (cioè: verso Trento) trovandovi ad una altitudine dì 249 mlm e alzate lo sguardo fino a fargli incontrare la montagna che sembra chiudere la valle da nord, vedrete quella parete tagliata da una traccia in leggera salita da destra a sinistra: è la strada che conduce al borgo di Ranzo (735 mlm), in tratti letteralmente rubata alla roccia, asfaltata e carrozzabile fino a quel borgo, la quale, dopo, diventa un sentiero percorribile a piedi o in mtb che conduce fino ai laghi di Nembia e di Molveno.

Borgo: “a me mi” piace chiamarlo così anche se in genere è definito “frazione” del suo Comune (di Vallelaghi-Vezzano): borgo per la sua strada d’accesso, borgo per la sua posizione non elevatissima ma dalla quale si riconosce un certo gioco delle valli e delle montagne di questa parte sud ovest del Trentino (v. post precedente).

Se poi pedalate da est verso ovest nella splendida pista ciclabile che da poco sopra Sarche conduce a poco prima di Ponte Arche, pista ricavata dalla vecchia strada carrozzabile a sua volta ricavata dal vecchio sentiero storico … la pista del Maso Limarò, per intendersi, letteralmente tagliata e rubata anch’essa al fianco verticale della montagna … se vi fermate e alzate lo sguardo e avete una buona vista, forse riuscirete a vedere me intento a scattare la foto che pubblico qui sotto, di me che sto ritornando da una super pedalata da Terlago-Ranzo-Molveno a/r..

Note tecniche per fare questa pedalata da Trento:

– portare con l’auto la bici per i 7 km della tratta Trento (194 mlm) – Cadine (492 mlm) e non certo per il kmetraggio o per il dislivello, ma perché quella strada è vietata alle bici. Da Cadine immettersi in discesa nelle ciclabili e nelle strade secondarie che conducono ai diversi “attacchi” alla salita per Ranzo; oppure …
– … prendere la piccola funivia Trento-Sardagna, superare a pedali il ripidissimo (!) tratto asfaltato che conduce alla strada SP 85 (Sopramonte); scendere a Vigolo Baselga, da dove ci si può immettere … (v. sopra);
– “Giro della Paganella”, giro inventato e così battezzato tale da me, ora, in questo preciso momento: arrivati al Lago di Molveno, salire ad Andalo, scendere a Fai della Paganella, scendere a Mezzolombardo (Valle dell’Adige) raggiungere Trento;
– tipo di bicicletta da utilizzare: per i ciclisti quattro volte ventenni come me e dintorni, si suggerisce caldamente una e-mtb con batteria da 500 in su, oltre un buon grado di allenamento nelle gambe. Pneumatici meglio se un po’ “scolpiti” ma si riesce anche con quelli lisci da città.

Good bike everybody!
(Continua)